Camusso (Cgil): "Expo, due o tre cose da vedere. Ma il post..." - Affaritaliani.it

Milano

Camusso (Cgil): "Expo, due o tre cose da vedere. Ma il post..."

Susanna Camusso chiama il governo all'investimento per evitare che il dopo Expo "diventi un libro dei sogni". Direttamente dal sito espositivo, dove la Cgil lombarda ha deciso di tenere questa mattina il suo direttivo regionale, il segretario della Cgil ha dedicato gran parte del suo intervento all'Esposizione Universale, spiegando prima che "e' vero che c'e' molta superficialita' in molte cose, ma anche due, tre cose da vedere", e affrontando poi proprio la questione ancora aperta del dopo evento. "Expo - ha fatto notare - e' il luogo tecnologicamente piu' avanzato che abbiamo in Italia. Se non si investe su questo sarebbe un gigantesco spreco di denaro pubblico". Camusso ha sottolineato che chiarire "cosa succede qui" alla fine dell'evento e' anche "la prima risposta" ai lavoratori che vi sono impegnati, invitando anche a renderli "interlocutori" di questo processo di decisione che, comunque, non puo' prescindere dalle redini dell'esecutivo: "o c'e' una scelta del governo - ha spiegato - di dare il via al fatto che si investe, o il dopo Expo diventa un libro dei sogni o un rinvio progressivo.

Quanto alla manifestazione in se', il segretario della Cgil, ha invitato a "farsi un giro" tra i padiglioni per vedere che "qui c'e' il mondo. Ho incontrato tante persone - ha detto - e anche tante persone del nostro popolo. Certo, questo non deve limitare il nostro spirito critico sul fatto che si poteva fare meglio, ma dobbiamo imparare ad ascoltare quello che succede dentro Expo. Ci so o due o tre cose che meritano di essere guardate, per esempio che Usa e Israele, ovvero il Paese piu' grande del mondo e quello piu' desertico, vengano a presentare la coltivazione verticale e i due temi del risparmio dell'acqua e del risparmio di spazio. Qui - ha proseguito - si trovano costruzioni che hanno un senso, servono anche a distinguere i Paesi ricchi da quelli poveri: e' un luogo in cui le cose sono visibilmente proposte e visibilmente interpretabili, come le disuguaglianze e le discriminazioni"








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