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Milano
Caos vaccini, ipotesi addio ad Aria. Sullo sfondo la guerra nella maggioranza
Regione Lombardia: Letizia Moratti

Caos vaccini, ipotesi addio ad Aria. Sullo sfondo la guerra nella maggioranza

Una riunione lampo, con alcuni assessori e a capo Letizia Moratti. E poi la riunione di giunta del lunedì, dove verrà affrontato il tema Aria. Dopo il doppio ko, e la figuraccia di fronte a mezza Italia, sulla questione dei vaccini anti-Covid continua il caos. Come anticipato da Affaritaliani.it Milano, già oggi verrà presa una decisione definitiva. Le ipotesi sono due: o affidare l'intera prenotazione, fino a quando non entrerà in funzione il sistema Poste (quello che sta usando il resto d'Italia), alle Ats territoriali. Oppure chiedere a Poste di anticipare l'ingresso in Lombardia, sempre che questo sia fattibile. Almeno sul breve periodo queste sembrano essere le due strade. C'è poi un discorso di lungo periodo, e un discorso tutto politico.

LUNGO PERIODO/ Aria così com'è non funziona. Affari l'aveva scritto: da sempre il portale degli acquisti, e Lombardia Informatica, sono ben sotto lo standard minimo per una Regione come la Lombardia. Prima le scorribande politiche, poi la lotta per bande hanno portato Davide Caparini, l'assessore al Bilancio, a provare a mettere la parola fine con la fondazione di una società unica, da inserire nel sistema regionale con più forza. Via dunque Infrastrutture Lombarde, che tra inchieste e scandali non aveva più senso di esistere. E unificare Arca, la centrale acquisti, con Lombardia Informatica. Ma le strutture non si sono mai davvero amate. Tanto che oggi, addirittura, dalle parti della Giunta c'è chi ipotizza che ci sia una "manina" che va a sabotare - a livello informatico - tutta una serie di operazioni. Pare una caccia al colpevole, ma la voce gira. Al trentacinquesimo piano di Palazzo Lombardia qualcuno ha proposto anche di far entrare Poste nella proprietà di Aria, per renderla più efficiente. Politicamente sarebbe uno schiaffo alla Lombardia e alla sua pretesa di autonomia, però è in discussione.

LA VICENDA POLITICA/ C'è poi la questione politica, e non è poco. Perché attaccare Aria vuol dire attaccare tutti i protagonisti del primo anno di lotta contro il Covid. Per questo Fontana sta tenendo il punto, non parlando (a differenza di Bertolaso, Moratti e lo stesso Salvini, che sparano a palle incatenate). Il problema è politico perché i bene informati spiegano che su questa battaglia di Aria si sta giocando il futuro della Regione. Insomma, la campagna elettorale - tutta interna - è già cominciata. Se vinceranno quelli del "cambiamo tutto", allora inizia una fase due. Se invece prevarrà la linea difensiva allora potrebbe essere che chi è entrato con la seconda ondata sia indotto, anche in casi eccellenti, a fare passi indietro.

fabio.massa@affaritaliani.it

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