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Milano
Cerno, il paracadutato No-Tav che ha un grosso debito con il Pd

Cerno, il paracadutato No-Tav che ha un grosso debito con il Pd

A Milano, Tommaso Cerno, deve molto. Moltissimo. Anzi, si può proprio dire che è in debito. Sia con la città che con il Partito Democratico. Letteralmente paracadutato dal Pd nazionale (paracadutato nel senso che nessuno l’ha mai visto prima, nei circoli o tra i militanti della città) l’ex direttore dell’Espresso, poi condirettore di Repubblica, Cerno è un senatore indipendente eletto con i dem nel collegio di Milano. Al Foglio, raccontava solo un anno fa della sua scelta di abbandonare il giornalismo. Parole grevi, e tristi. “La verità è che il giornalismo l’avevo lasciato il 26 maggio 2016, dopo aver avuto un cancro ed essermi salvato la vita per un pelo. Ero direttore del Messaggero Veneto, avevo deciso di mollare. Solo che Carlo De Benedetti mi offrì la direzione dell’Espresso. E di fronte al giornale per il quale avevo lavorato per così tanto tempo, di fronte a quella sfida, ho pensato di soprassedere. Ma è stata solo una decisione rinviata”.

Decisione rinviata e forse rivista, giacché tutti gli spifferi Dem raccontano che lui al giornalismo ci vorrebbe tornare. Disperatamente. Intanto, fa un po’ di azioni forti e decise. Per esempio affronta i problemi dell’Italia chiedendo di rivedere il concordato con la Chiesa e di abolire l’ora di religione. Poi oggi sul Fatto spiega in una lunga intervista che voterà con i 5 stelle contro la Tav. Chissenefrega se nel collegio per il quale dovrebbe lavorare tutti la pensano diversamente. Potrebbe far cambiare idea a qualcuno, se facesse qualche evento sul territorio. Ma zero. Anzi. Tre zeri. Dopo il 18. Diciottomila euro. Secondo indiscrezioni dem Cerno dovrebbe questa cifra, come contributo da parlamentare, al partito. Nessuno li ha visti, ma si sa, magari sarà un errore burocratico. Come quello di paracadutarlo a Milano.

Il Pd Milano annuncia una azione legale contro Cerno

Le vicende raccontate oggi da Affaritaliani.it Milano hanno portato ad una durissima presa di posizione del Pd Milano Metropolitana, che annuncia ora una azione legale nei confronti dello stesso Cerno.

Recita la nota a cura della Tesoreria:  "Oggi apprendiamo che il Senatore Tommaso Cerno, che si è messo ai margini della nostra comunità non rispettando le norme del nostro Statuto in riferimento ai versamenti economici, ora lo fa anche su uno dei temi su cui ci siamo battuti con più forza, il TAV. Da qualche settimana abbiamo dato mandato ai nostri legali di perseguire ogni azione giudiziale per recuperare i mancati versamenti del senatore Cerno al Partito Democratico di Milano Metropolitana. Dopo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, che il PD ha sostenuto e realizzato nella recente esperienza di Governo, il nostro Partito si autosostiene grazie ai contributi mensili che tutti gli eletti in Parlamento ed in Consiglio Regionale sono tenuti a versare, secondo le norme ed i regolamenti. Il versamento del contributo, oltre che fondamentale per sostenere i circoli e l’attività politica del Partito Democratico Milano Metropolitana, è anche un dovere di correttezza nei confronti dei tanti eletti che supportano le attività del partito e delle centinaia di militanti che prestano volontariamente il loro tempo alla nostra comunità".

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