Che cosa ci insegna il caso Pifferi - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 14:39

Che cosa ci insegna il caso Pifferi

E' decisamente inusuale che si sia indagata l'avvocato che difende Alessia Pifferi. Stava svolgendo il suo lavoro, e infatti è stata assolta. Ma nel Tribunale di Milano tira davvero una brutta aria... Il commento

di Fabio Massa

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Che cosa ci insegna il caso Pifferi

Mala tempora currunt sed peiora parantur. Dove il problema non è che stiamo vivendo un brutto periodo, dal punto di vista dell'amministrazione della giustizia, ma che se ne prepara comunque uno non certo bello. Un periodo di scontro tra magistratura e governo, ma anche di baraonda complessiva.

Qualcuno, dalle parti del Tribunale di Milano, addirittura mormora che era meglio quando si stava peggio: ovvero quando comandavano davvero le correnti. Almeno ognuno non faceva di testa sua, generalmente confusione. Io non mi spingo a questo, ma devo dire che mi ha molto colpito l'ottimo articolo di Luigi Ferrarella, il principe dei cronisti di giudiziaria in forza a Milano per il Corriere della Sera. Racconta Ferrarella della conclusione della vicenda incredibile delle due psicologhe  del caso Pifferi e soprattutto della sua legale: erano state tutte indagate, e poi a processo con l'accusa di aver provato a far ottenere alla Pifferi sconti di pena facendola "passare per scema". 

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Come al solito le sentenze si riportano e non si commentano: tutti assolti perché il fatto non sussiste. Rimane però il punto più generale: non succede mai che una legale venga portata a processo per aver difeso anche una donna che ha commesso un crimine terribile. Perché quella donna - anche se mostro, anche se assassina, anche se tremenda oltre ogni limite, e colpevole - ha diritto ad essere difesa. Addirittura ai gerarchi nazisti fecero un processo. Perché questo è la base della democrazia. E chi fa l'avvocato per un mostro, rimane comunque un avvocato. Sta facendo il suo lavoro, semplicemente. Con tutte le "armi" che l'ordinamento offre. 

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Avvocati contro pm, un clima che non porterà a nulla di buono

Questa inchiesta è preoccupante non per il suo merito, ma per il suo metodo. Per il fatto che un pm abbia trascinato sul banco degli imputati un avvocato. E che l'avvocato abbia avanzato un esposto contro il pm. E' un clima che non porterà da nessuna parte, visto che la giustizia non appartiene a una parte sola, ma a tutte e tre - ben separate: accusa, difesa e giudici.

 

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