Milano
Sesto San Giovanni, il suicida che stava per essere sfrattato soffriva di ludopatia e aveva chiesto aiuto al Comune
L'anziano lanciatosi dal sesto piano nel giorno dello sfratto aveva chiesto l'assistenza finanziaria del Comune per non perdere la casa ma era "moroso colpevole"

Sfratti nelle case popolari
Chiese aiuto al Comune prima di togliersi la vita: la tragedia del 71enne di Sesto San Giovanni
Aveva chiesto aiuto al Comune di Milano il 71 enne che lo scorso 8 ottobre si è lanciato dal sesto piano dopo un ordine di sfratto. E' quanto riferisce l'assessora ai Servizi sociali di Sesto San Giovanni Alessandra Aiosa in un'intervista a Fanpage.it. Dalle dichiarazioni dell'assessora emerge che l'uomo era già noto a molti impiegati comunali in maniera informale e che solamente un mese prima del tragico evento sia andato in Comune a chiedere aiuto dopo aver ricevuto l'ordine di sfratto per morosità. La morosità del 71enne era una "morosità colpevole" ovvero priva di situazioni certificate come la perdita del lavoro alla base del non pagamento del canone, bensì una non certificata ludopatia. Per l'assessore lo sfratto non era l'unica preoccupazione che affliggeva l'uomo, bensì solo una tra le tante.
Paradossalmente, una sottoscrizione medica che certificasse la ludopatia dell'anziano avrebbe potuto aiutare, perché si tratta di una malattia e dunque avrebbe fatto scattare l'intervento del Comune a sostegno. Aiosa ha anche precisato che all'anziano era stato consigliato di fare domanda per un alloggio di emergenza e che poi non si era più fatto vedere fino alla tragico momento.