A- A+
Milano Città Stato
Tre idee di design per il futuro Salone del Mobile di Milano
Salone del mobile: tre idee per il futuro

Che cosa resterà della 55esima edizione del Fuorisalone di Milano, la prima dopo Expo? 350mila tra gli operatori professionali arrivati da tutto il mondo di cui il 70% stranieri, moltissime feste per Milano, ed una richiesta: per mettere ancora di più Milano al centro del mondo abbiamo trovato 3 idee ecosostenibili e rivoluzionarie che speriamo di trovare nella prossima edizione del Fuorisalone, tratte dal portale blog.homepal.it. La prima: Current Table, il tavolo che produce energia

1.2.Current table

Current Table non è che uno dei suoi progetti sostenibili, rivoluzionari, minimali, progettati dalla designer olandese neo trentenne Marjan van Aubel. Creato nel 2014, funziona grazie alla sua superficie popolata di celle fotovoltaiche che si attivano con l’energia del sole. Le celle usate, infatti, sfruttano la loro pigmentazione per produrre energia (celle solari dye). Per informazioni: www.marjanvanaubel.com/work/current-table/
La seconda: addio lavapiatti, i piatti saranno autopulenti

1.3.Salone del mobile: tre idee per il futuro
 

Avete presente il Fiore di Loto? Questa delicata pianta, naturalmente, presenta un rivestimento di pura sciolina. Lo studio svedese Tomorrow Machine e il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma ne hanno studiato le proprietà, hanno tratto un rivestimento simile a quello delle foglie di loto, ovvero una cera sciolta che, ad alta temperatura, diventa idrofobica, impedendo a olio e sporco di rimanere sul piatto. In questo modo, se rivestiti di tale membrana, le stoviglie, una volta inclinate, faranno autonomamente scivolare via i residui di cibo e altro. Con buona pace della bolletta di acqua e corrente. Per approfondimenti: https://www.facebook.com/tomorrowmachine La terza: “Ooho” la bottiglia si mangia.

1.4Salone del mobile: tre idee per il futuro
 

Questo progetto che nel 2014 ha vinto il Lexus Design Award 2014. I suoi designer,  Rodrigo Garcia Gonzalez, Pierre Paslier e Guillaume Couche, hanno base a Londra. Nel loro Skipping Rocks Lab hanno creato  la prima bottiglia di plastica completamente edibile, perché realizzata da una membrana gelatinosa di alghe, che può essere mangiata in tutta sicurezza oppure diventare un comune rifiuto organico.
La fonte di ispirazione qui sono le uova, in particolare la sottile membrana che tiene separati il tuorlo dall’albume. E l’acqua??? E’ racchiusa in una pallina che è una doppia membrana, sferica grazie alla tecnica della “sferificazione” che, in cucina, rende sferici i liquidi.

Tags:
salone del mobile





Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.