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Milano
Come la pandemia ha colpito chi soffre di patologie mentali? L'incontro

Durante l'ultima edizione di "Salute direzione Nord", organizzata da Inrete Srl e Fondazione The Bridge, ci si è confrontati su argomenti di stretta attualità che interessano la salute, con approfondimenti sulle fragilità legati all’emergenza appena vissuta e ancora in corso.Come il Covid 19 ha colpito i più anziani e i più fragili? 

La questione sociale e la lotta allo stigma che colpisce le persone con patologie mentali, acutizzate dall’emergenza sanitaria che ha appena colpito il nostro Paese, i più deboli di fronte alla pandemia: sono stati i temi dibattuti durante l'incontro “Forti nella tempesta”, con Stefano Bolognini, Assessore alle Politiche sociali Regione Lombardia; Gianmarco Senna, Presidente Commissione Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione Regione Lombardia; Mauro Emilio Percudani, Direttore Dipartimento di Salute Mentale Ospedale Milano Niguarda; Riccardo Caccialanza, Responsabile Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica Policlinico San Matteo di Pavia; Cristina Colombo, Primario dell’Unità Disturbi dell’Umore dell’IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano; Antonio Vita, Professore di Scienze Cliniche e Sperimentali, Divisione di Psichiatria, Università di Brescia. 

Particolarmente importanti le parole del professor Antonio Vita, che ha sottolineato come il Covid abbia favorito l'apertura delle persone nel dichiarare i sintomi legate alla malattie psichiatriche, ma ha anche peggiorato l'impatto delle patologie mentali sulle persone. Non a caso trattare queste patologie come le altre patologie favorirebbe nei pazienti il potersi "dichiarare" e, quindi, essere presi in carico in tempo.  Alla domanda “che ruolo possono avere le istituzioni per migliorare lo stato attuale del problema dello stigma" l'assessore Bolognini ha evidenziato l'importanza di evitare i ghetti, armonizzare la vita dei pazienti e contrastare il problema della presa in carico anche con percorsi specifici.

Per quanto riguarda invece l'impatto che ha avuto sulla salute mentale dei giovani il lockdown il professor Mauro Emilio Percudani ha messo in luce come l'età giovanile è un momento cruciale per la salute mentale poiché intercettare presto alcuni disturbi può favorire una vita più "normale" per il paziente. Il lockdown, ha fortemente colpito la fascia giovanile, ed è  fondamentale quindi trovare risorse per i percorsi dedicati.L'integrazione dell'aspetto psicosociale e degli approcci e favorire la continuità nella gestione di queste patologie - ha concluso Antonio Vita - è necessaria ora più che mai per migliorare la salute dei pazienti che soffrono di malattie mentali.

 

 

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