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Milano
Concorso agenzia stampa Lombardia Notizie: il pasticcio. I giornalisti idonei
Regione Lombardia

di Fabio Massa

Comunque vada sarà un insuccesso. Lo avevamo scritto, mesi fa, su Affaritaliani.it Milano. Ora lo ribadiamo: il concorso per gli 11 posti nell'agenzia di stampa regionale Lombardia Notizie, è un vero e proprio pasticcio. E la selezione degli idonei lo conferma. Ma andiamo per ordine. Lombardia Notizie è la struttura di Regione Lombardia che segue - centralizzando il servizio - tutti gli assessorati e le attività istituzionali. In questo modo "copre" tutti gli avvenimenti nei quali è impegnata la Regione. Chi ci lavora sono giornalisti con contratti da redattore. E sono giornalisti a tutti gli effetti. Lavorano su turni, sono soggetti a dipendenza eccetera. Quindi, dovrebbero essere "stabili", ovvero assunti a tempo indeterminato, anche perché molti di loro lavorano così da lustri, qualcuno anche da più di un decennio. Ma è anche vero che alcuni di loro sono entrati perché hanno, o avevano, una estrazione o vicinanza politica: pratica usuale in anni passati. Detto questo, l'avvocatura interna è stata inflessibile: niente regolarizzazione o stabilizzazione, che pure doveva essere nei fatti la soluzione più percorribile. Ma via al concorso, al quale si presentano in migliaia. Migliaia. E quindi? Quindi, con precisione matematica, degli undici uscenti (in effetti, dieci, perché uno di loro nel frattempo si è dimesso e lavora in un'altra azienda), quattro sono fuori, sei sono dentro. Nel dettaglio, i risultati reperibili QUI raccontano di una trentina di idonei. Degli uscenti sono stati ritenuti meritevoli di accedere alla fase finale Bertani, ovviamente il direttore Fiorentini, Maffioli e Ramaroli. Paolo Bassi, che è anche presidente di municipio per la Lega Nord, non ha partecipato al bando. Non sono stati ritenuti idonei, invece, Gussoni, Loi, Vertemati e Sbisà. Dal consiglio regionale è stato ritenuto idoneo il vicedirettore della struttura stampa del consiglio Massimiliano Capitanio, ex giornalista della Padania.

Ora, il punto è semplice: se gli uscenti non idonei non avevano i titoli, perché sono rimasti tanto a lungo nell'agenzia di stampa? E rimanendoci così tanto a lungo, non li hanno "acquisiti", quei titoli? Non si espone la Regione Lombardia a una valanga di ricorsi? Comunque, l'iter non è finito. Ma si può già dire che è un bel pasticcio.

fabio.massa@affaritaliani.it

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