Milano
Rivoluzione nel consiglio giudiziario di Milano: vince la lista indipendente

Rivoluzione nel consiglio giudiziario di Milano: vince la lista indipendente
Alle elezioni per il Consiglio giudiziario di Milano, organo consultivo del Csm in ogni distretto di Corte d'Appello, trionfa la lista 'Progetto.Base', realtà sganciata dalle tradizionali correnti della magistratura. Su 14 seggi totali, 9 sono andati ai suoi candidati, segnando una svolta rispetto al passato. Seguono Magistratura Indipendente con 4 seggi e Unicost con uno solo.
Chi è 'Progetto.Base': progressisti ma non affiliati ad Area o Magistratura Democratica
Nata come piattaforma di magistrati progressisti, ma non affiliati né ad Area né a Magistratura Democratica, la lista si è presentata per “difendere una vera indipendenza, interna ed esterna, dei magistrati” e per superare “le logiche di appartenenza correntizia che hanno limitato l’autonomia delle toghe”, come si legge nella proposta elettorale.
I più votati tra i giudicanti e i requirenti
Tra i giudicanti, il più votato è stato Luigi Varanelli con 131 preferenze. 'Progetto.Base' conquista in questo gruppo sei seggi (386 voti totali), contro i tre di Magistratura Indipendente e uno di Unicost.
Sul fronte dei requirenti, primeggia il pm Paolo Filippini con 129 voti. Eletti per 'Progetto.Base' anche i pm Silvia Bonardi e Andrea Zanoncelli, con un totale di 372 voti di lista. Magistratura Indipendente ottiene un solo seggio, con Rosaria Stagnaro (94 preferenze), mentre Unicost resta fuori.
Nuovi equilibri nel distretto di Milano
Il risultato segnala un chiaro messaggio: cresce il consenso verso forme associative meno strutturate, ma più in sintonia con l’istanza di rinnovamento della magistratura. Un segnale politico che potrebbe pesare anche nei futuri assetti del Consiglio superiore della magistratura.