Contrasto al sovraindebitamento, l'impegno di Regione Lombardia. Valcepina: "Mettere al centro la tutela delle persone" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:25

Contrasto al sovraindebitamento, l'impegno di Regione Lombardia. Valcepina: "Mettere al centro la tutela delle persone"

La consigliera di Fratelli d'Italia Chiara Valcepina prima firmataria dell'odg con cui Regione Lombardia si impegna a rifinanziare la legge a contrasto del sovraindebitamento

di Giorgio d'Enrico

Contrasto al sovraindebitamento, l'impegno di Regione Lombardia. Valcepina: "Mettere al centro la tutela delle persone"

Nel corso della seduta di Consiglio regionale dedicata al Bilancio di previsione 2026–2028, il Consiglio regionale della Lombardia ha rafforzato l’impegno sul fronte della prevenzione e del contrasto al sovraindebitamento. Con l’ordine del giorno collegato al PDL di bilancio e approvato dall’Aula, la Giunta regionale si impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, a rifinanziare la legge regionale n. 4 del 22 aprile 2025, a prima firma della consigliera regionale Chiara Valcepina.

Una scelta che, come spiega Valcepina, rappresenta “un segnale politico e istituzionale molto chiaro”, perché il sovraindebitamento “non è un’emergenza da affrontare in modo episodico, ma una priorità strutturale delle politiche sociali regionali”. L’obiettivo è rendere stabile un impianto normativo che “mette al centro la tutela delle persone e della coesione sociale”, accompagnando cittadini e famiglie in difficoltà con strumenti concreti e continuativi.

La normativa regionale promuove la prevenzione, il contrasto e il superamento delle crisi da sovraindebitamento a favore dei soggetti più esposti al rischio economico e sociale. Prevede campagne di informazione e sensibilizzazione sull’accesso consapevole al credito, attività di educazione finanziaria, iniziative di contrasto preventivo all’indebitamento e la diffusione degli strumenti di composizione delle crisi, all’interno di un sistema coordinato che comprende anche una Cabina di regia e un Osservatorio regionale, pensati – sottolinea Valcepina – per “rendere realmente accessibili gli strumenti di uscita dalla crisi”. L’ordine del giorno impegna inoltre Regione Lombardia a destinare risorse alle attività di informazione, comunicazione e formazione sul tema del sovraindebitamento, comprese quelle legate allo sviluppo di strumenti informatici dedicati, ritenute fondamentali per fare in modo che “le opportunità offerte dalla normativa possano tradursi in un aiuto concreto”. L'INTERVISTA

Consigliere Valcepina, nel Bilancio di previsione 2026–2028 il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che rafforza l’impegno contro il sovraindebitamento. Che segnale rappresenta questa scelta?
È un segnale politico e istituzionale molto chiaro. Il Consiglio regionale ha voluto ribadire che il tema del sovraindebitamento non è un’emergenza da affrontare in modo episodico, ma una priorità strutturale delle politiche sociali regionali. Con questo ordine del giorno si rafforza un percorso già avviato, riconoscendo il valore di una legge che mette al centro la tutela delle persone e della coesione sociale.

La legge regionale n. 4 del 22 aprile 2025, di cui lei è prima firmataria, era nata con un’impostazione sperimentale. Perché il Consiglio regionale ha deciso, già nei primi mesi di applicazione, di renderla strutturale e rifinanziarla?
La legge era stata pensata fin dall’inizio come uno strumento sperimentale, per testarne l’efficacia e valutarne l’impatto concreto sul territorio. I primi mesi di entrata in vigore hanno restituito riscontri positivi, dimostrando la validità dell’impianto normativo e l’utilità degli strumenti messi a disposizione. Proprio per questo il Consiglio regionale ha ritenuto corretto compiere un passo in avanti, scegliendo di renderla strutturale e di garantirle continuità nel tempo, affinché le misure previste possano diventare un punto di riferimento stabile per famiglie e imprese in difficoltà.

Quali sono i principali strumenti messi in campo dalla legge per aiutare concretamente chi si trova in una situazione di sovraindebitamento?
La normativa regionale interviene su più livelli. Da un lato promuove la prevenzione, attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione finanziaria sull’accesso consapevole al credito. Dall’altro accompagna i cittadini nel superamento della crisi, favorendo la diffusione degli strumenti di composizione delle crisi e costruendo un sistema coordinato che comprende anche una Cabina di regia e un Osservatorio regionale.

Tra gli interventi previsti c’è anche l’erogazione di contributi a fondo perduto per sostenere i costi delle procedure di composizione della crisi. Perché questo aspetto è così rilevante?
Perché spesso il costo delle procedure rappresenta un ostacolo insormontabile per chi già vive una situazione di forte difficoltà economica. I contributi a fondo perduto consentono di rimuovere questo blocco e di rendere realmente accessibili gli strumenti di uscita dalla crisi. È una misura concreta che traduce in fatti il principio di tutela delle persone più fragili.

La legge punta molto anche sulla prevenzione. Quanto è importante intervenire prima che il sovraindebitamento diventi una vera emergenza sociale?
È fondamentale. Il sovraindebitamento non nasce all’improvviso, ma è spesso il risultato di una progressiva fragilità economica. Intervenire in anticipo significa evitare che le difficoltà si trasformino in esclusione sociale, perdita del lavoro o marginalità. La prevenzione è quindi uno degli elementi qualificanti di questa legge e, come dimostrano le ricerche europee, produce anche un ritorno economico concreto per la società. Investire nella prevenzione è anche economicamente vantaggioso: secondo stime europee, ogni euro speso in servizi di consulenza e prevenzione sul debito può generare un risparmio medio tra 1,4 e 5,3 euro nei costi socio assistenziali, perché evita che le difficoltà economiche diventino problemi sociali più gravi e duraturi nel tempo. Questo conferma quanto sia efficace dare strumenti concreti e formazione finanziaria ai cittadini prima che la crisi esploda.

L’ordine del giorno approvato dall’Aula prevede anche risorse per informazione, comunicazione, formazione e sviluppo di strumenti informatici dedicati. In che modo questo rafforza l’efficacia della legge?
Rendere una legge efficace significa renderla conosciuta e accessibile. Investire su informazione, formazione e strumenti digitali permette di intercettare i bisogni reali dei cittadini e di accompagnarli in modo semplice e chiaro. Solo così le opportunità offerte dalla normativa possono tradursi in un aiuto concreto.

Rendere strutturale questa legge significa anche affermare un preciso modello di intervento sociale. Che messaggio manda Regione Lombardia con questa scelta?
Il messaggio è che nessuno deve essere lasciato solo di fronte a una crisi economica. Con il rifinanziamento e la stabilizzazione della legge sul sovraindebitamento, Regione Lombardia afferma un modello che mette al centro la persona, tutela la dignità dei cittadini e rafforza la coesione sociale. È una legge apripista che conferma la Lombardia come territorio capace di anticipare i bisogni e di dare risposte concrete.

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