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Coronavirus Lombardia: sono 280 i morti a Pasqua

Coronavirus: in Lombardia 280 morti a Pasqua

In Lombardia i morti a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 280, raggiungendo il totale di 10.901. Lo ha affermato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in una diretta Facebook. Ieri c'erano stati 110 morti. In Lombardia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 1.262 raggiungendo il totale di 60.314. Ieri le persone positive erano aumentate di 1460 unita' rispetto al giorno precedente. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 5.260, raggiungendo il totale di 211.092 dall'inizio delle'emergenza. I ricoverati sono aumentati di 59 unita', per un umero complessivo di pazienti pari a 12.028. In calo ancora i pazienti in terapia intensiva, diminuiti di 33 unita' per un totale di 1.143.

A Milano e provincia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 481, raggiungendo un totale di 14.161. Ieri le persone positive erano aumentate di 412 unita' rispetto al giorno precedente. A Milano citta' i nuovi casi sono stati 296; mentre ieri, sempre sul giorno precedente, i contagi erano aumentati di 193 unita'.

Astuti: "Critico il rapporto tra casi positivi e casi effettivi. Siamo su un plateau"

Commenta Samuele Astuti, Professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD: "Come negli ultimi giorni, l’aspetto critico dei dati odierni è rappresentato dal fatto che il numero di tamponi è molto basso (come sempre a valle del week-end). Questo dato rende ancor più critico il fatto che il rapporto tra casi positivi e casi effettivi è risalito al 26% rispetto al 23% di ieri. Per quanto riguarda il numero dei tamponi effettuati, l’aumento della capacità produttiva, tanto sbandierato dalla giunta regionale lombarda nei giorni scorsi, sembra essere poco efficace durante la settimana e decisamente insufficiente nel week-end (oggi infatti sono pubblicati gli esiti dei tamponi effettuati prevalentemente tra venerdì, sabato e domenica).L’andamento pressoché costante del numero di casi positivi negli ultimi giorni indica il passaggio a una fase di crescita costante (il cosiddetto plateau). Ci vorrà ancora tempo prima di vedere un’effettiva diminuzione. La battaglia non è ancora vinta".

Prosegue il professore: "La messa in opera di una raccolta dei dati epidemiologici precisa e continua è necessaria premessa alla fase di ripresa delle attività (la cosiddetta fase due).È urgente definire al più presto il sistema di mappatura del contagio (anche tramite test sierologici) in funzione della strategia di riapertura che non dovrà essere rimandata più di quanto strettamente necessario. Le persone, le aziende e le organizzazioni lombarde devono essere in grado di interagire con i loro partner principali in maniera semplice, efficace ed efficiente, per questo è necessario che  le modalità operative messe in atto in Lombardia siano compatibili e omogenee con quello che avverrà nelle altre regioni italiane e nelle altre nazioni europee".

Gallera: "Il dato non scende con la determinazione con cui dovrebbe"

Commenta l'assessore Giulio Gallera: 'Il dato e' stabile, ma non scende con quella determinazione con cui dovrebbe soprattutto aMilano citta'. Bisogna essere ancora piu' incisivi anche per rispetto di chi la quarantena la rispetta'. Gallera ha sottolineato che lo 'sforzo chiesto e fatto sta dando risultati positivi, nonostante le prime settimane facessero prevedere scenari agghiaccianti'. 'Le nostre ordinanze - ha spiegato - sono sempre state piu' restrittive di quelle nazionali e hanno portato a una flessione del contagio'.

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Fontana: "I numeri restano costanti"

"In Lombardia i numeri sono sempre costanti. Abbiamo avuto un momento in cui si sono abbassati, poi sono rimasti in piano, non salgono ma non scendono". Cosi' il governatore Attilio Fontana a Pomeriggio Cinque, parlando dei contagi Covid19. "Credo si sia vicini all'inizio della discesa, se continueremo a mantenere comportamenti virtuosi e rigorosi e a rispettare le regole. Proprio perche' pensiamo che sia vicino il giorno in cui potremo allentare le misure, in questi ultimi giorni dobbiamo cercare di essere piu' rigorosi possibile"

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A Cremona coniugi nella stessa stanza

"A Cremona vengono messi insieme nella stessa stanza, almeno per il giorno di Pasqua, uno accanto all'altro, marito e moglie" entrambi pazienti covid ricoverati a Cremona. A mostrare i due coniugi che si collegano in una video telefonata con i familiari che si trovano all'esterno e' l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta Facebook per illustrare i dati sulla diffusione del contagio da coronavirus in Lombardia. Questa "e' una buona notizia - dice - perche' uno dei grandi traumi che ha creato il coronavirus e' l'impossibilita' per i parenti a stare vicino a coloro che sono malati di cornavirus". Questo sia in ospedale sia per chi si trova in uan Rsa. A Cremona, come mostrato nel video, erano stati messi nella stessa stanza di ospedale "marito e moglie per aiutarli a condividere un momento di dolore e a far passare in maniera meno dura" queste giornate.

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