Milano
Corruzione, Maroni: Lombardia avrà un piano straordinario
Il Governatore: Regione vittima qualche tempo fa di un caso di corruzione...

"La regione Lombardia purtroppo e' stata vittima qualche tempo fa di un caso di corruzione. Abbiamo studiato un piano straordinario anticorruzione: la prima misura e' l'istituzione di un'agenzia anticorruzione regionale da affiancare ad Anac". Fra le altre "anche l'estensione del whistle blowing". Lo ha affermato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, nel corso del sesto salone della Giustizia a Roma.
FESTE E SAGRE, NUOVE REGOLE - Nuove norme per mercati, sagre e fiere per contrastare la abusivismo e tutelare i consumatori. Il Consiglio regionale ha approvato con 51 voti a favore il provvedimento che introduce definizioni specifiche per a mercati straordinaria e sagre, prevede la istituzione del calendario regionale per un monitoraggio delle manifestazioni, introduce la verifica della conformita' urbanistica delle aree utilizzate, dispone per i Comuni la stesura di un regolamento delle sagre, con relative sanzioni per eventuali eventi svolti fuori dal calendario regionale. Tra gli obiettivi, rimarcati in gran parte degli interventi in Aula, c'e' quello di contrastare le forme di concorrenza sleale. "Questa legge risponde in maniera concreta e chiara alle richieste arrivate dagli operatori e dalle associazioni di categoria - ha spiegato il relatore Rolfi -. Diamo agli eventi definizioni precise e un calendario determinato, imponendo regole che impediscano forme di concorrenza sleale e tutelino il consumatore sotto tutti i punti di vista, agevolando anche i controlli della Polizia locale. Una legge che sostiene il mercato ambulante tradizionale e dice basta alla abusivismo e alle forme mascherate di commercio". Il Pd ha votato a favore rimarcando il lavoro svolto in IV Commissione, il Patto Civico si e' astenuto sottolineando alcuni aspetti positivi ma una "anacronistica voglia di controllo", il Movimento 5 Stelle ha votato contro, rilevando in particolare la impossibilita' dei "piccoli" di accedere ai tavoli di concertazione e i rischi della direttiva Bolkestein.