Milano
Corteo Ramelli a Milano, la Procura generale: “Saluti romani non solo commemorativi, rischio per l’ordinamento costituzionale”
La Procura generale ribadisce che le manifestazioni fasciste a Milano e Predappio costituiscono un pericolo per l’ordinamento costituzionale

Corteo Ramelli a Milano, la Procura generale: “Saluti romani non solo commemorativi, rischio per l’ordinamento costituzionale”
La sostituta procuratrice generale di Milano, Olimpia Bossi, è intervenuta nel processo d’appello contro 13 esponenti dell’estrema destra coinvolti nei saluti romani del corteo Ramelli del 2018. “Queste manifestazioni, con centinaia di persone schierate come formazioni paramilitari, non sono meramente commemorative ma costituiscono un pericolo per l’ordinamento costituzionale”, ha dichiarato.
Saluti romani, non solo Milano
Bossi ha citato anche la recente manifestazione di Predappio, ribadendo che episodi simili trovano terreno fertile e continuano a verificarsi. La Procura ha confermato la richiesta di confermare la condanna di primo grado, quattro mesi di reclusione, per violazione della legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista.
Anpi parte civile, difesa degli imputati
L’Anpi, rappresentata dall’avvocato Federico Sinicato, ha sottolineato l’importanza della norma per prevenire manifestazioni pubbliche capaci di influenzare e suggestionare terze persone. Dall’altra parte, i legali degli imputati sostengono che la manifestazione sia sempre stata commemorativa, citando sentenze assolutorie precedenti e la tradizione storica dell’evento.
La legge Scelba e la Cassazione
La Pg ha chiarito che la recente sentenza della Cassazione non ha escluso la natura di reato dei saluti romani, ma ha indicato che occorre valutare le modalità della manifestazione. Quando queste assumono carattere paramilitare e propagandistico, diventano un rischio concreto per la legalità e la tutela della Costituzione.












