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Craxi, bagarre a Milano sull'intitolazione di una via. Sala deluso dal Pd
Bettino Craxi

Craxi, bagarre a Milano sull'intitolazione di una via

Intitolazione di una via o una piazza di Milano a Bettino Craxi: fumata nera nel consiglio comunale di lunedì 3 febbraio, con la decisione di rinviare il voto sulle mozioni di Forza Italia e Milano Popolare "quando ci sara' in aula anche il sindaco Giuseppe Sala" e "quando ci sara' un clima piu' disteso". Durante la seduta non sono mancati momento di tensione, specie tra il pentastellato Gianluca Corrado e la forzista Mariastella Gelmini. Ha cercato una possibile mediazione Manfredi Palmeri di "Io corro per Milano", proponendo di "apporre una targa in un luogo riconoscibile della città" in ricordo del leader socialista. Ma tutto è stato posticipato a data da destinarsi.

Sala: "Pd, gestione discutibile: non ce la si può cavare così"

Questa mattina su facebook il sindaco Beppe Sala ha commentato: "Constato che proprio non si riesce a dibattere con sufficiente serenità della figura del leader socialista. Il mio invito a discuterne in Consiglio Comunale è finito nel nulla (nella mia comprovata lealtà verso il PD mi permetto di dire che questa volta la gestione è stata veramente discutibile). Per cui adesso si pretende che io decida. Cosa poi? Se intitolargli una via? Se apporre una targa sulla casa dove abito? È tutta qui la riflessione? Io continuo a pensare che non ce la si possa cavare così. Di Craxi ricordo atti coraggiosi, soprattutto in politica internazionale, ma anche il sistema di tangenti da lui (e non solo, ovviamente) alimentato in quegli anni. E a fronte di un periodo come quello, che condiziona ancora oggi la nostra comunità, la vogliamo risolvere con una via o una targa? Io non credo sia giusto".

Stefania Craxi: "Sala invoca il dibattito e poi non si presenta in aula"

Ma Stefania Craxi, figlia del leader socialista e senatrice di Forza Italia, punta invece l'indice proprio contro il sindaco: "Nulla di nuovo sotto i cieli di Milano. La discussione a Palazzo Marino sulla figura di Craxi non ha registrato, come prevedibile, nulla di nuovo. Un Sindaco che invoca un dibattito da ben tre anni e poi non si presenta neanche in aula, trincerandosi dietro l’ormai stantia formula di rito". "Una maggioranza divisa e, soprattutto, un PD che invoca sobrietà senza rendersi conto che l’unica ubriacatura è la loro, sbronzi come sono di un giustizialismo di maniera e di un moralismo d’accatto, oggi accentuato dalla ricerca spasmodica di un’alleanza locale e nazionale con i pentastellati i quali come da copione, non potevano che, conformemente al loro stile, buttate tutto in offese, insulti e mistificazioni", aggiunge. "Non è mancato il gioco al ribasso, ridicolo ancor prima che offensivo, della targa non si sa bene da apporre dove, con l’autorizzazione di chi e con scritto cosa. Un grazie ai gruppi di opposizione, Forza Italia come sempre in testa con Maria Stella Gelmini, e a quanti si sono opposti con il loro agire e le loro dichiarazioni a mettere in evidenza le ipocrisie del Sindaco e della maggioranza- spiega -. Ora aspettiamo il prossimo dibattito inutile o di comodo, iniziando da quello di fine mese dei democratici che la Segreteria cittadina del PD ha derubricato scandalizzata a questione giovanile. Aveva ragione ancora una volta Craxi. “Bugiardi ed extraterrestri"".

Gelmini: "Sala, troppo facile non presentarsi in aula"

"Nel dibattito sulla figura di Craxi, il Pd ha dimostrato immaturita' politica e dipendenza dal giustizialismo targato M5S. Milano merita di piu'. Il sindaco Sala non puo' sottrarsi alla responsabilita' di esprimere un'opinione ponderata sull'ex leader socialista. Troppo facile non presentarsi ieri in Aula e oggi invece prendere le distanze dal Pd. Cosi' rischia di avallare la cecita' politica del Partito democratico. Basta ambiguita' e strumentalizzazioni. Il percorso per l'intitolazione di un luogo a Craxi e' ormai avviato, si arrivi fino in fondo". Lo scrive in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano.

Caputo: "Su Craxi getto la spugna"

Roberto Caputo: "Per anni mi sono battuto perché Bettino Craxi potesse avere un riconoscimento dal Comune di Milano. Ora, forse, è venuto il momento di gettare la spugna. Dopo lo squallore nel quale si è svolto il Consiglio comunale, fino a quando vi sarà una maggioranza di consiglieri comunali manettara e giustizialista, credo che non ci sia molto da fare. Ricorderemo la figura politica, le idee e l'attività di Craxi in altri ambiti e ambienti".

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