Milano
De Benedetti - Tronchetti Provera: assolto il presidente Pirelli

Il giudice monocratico di Milano, Monica Amicone, ha assolto, perche' il fatto non costituisce reato, Marco Tronchetti Provera dall'accusa di aver diffamato Carlo De Benedetti. Al centro del processo c'erano alcune dichiarazioni rilasciate ad un'agenzia di stampa dal presidente di Pirelli nel 2013. "Il mio commento e' che la sentenza si commenta da sola". Cosi' Tullio Padovani, legale di Marco Tronchetti Provera, commenta la sentenza di assoluzione per il presidente di Pirelli nel processo che lo vedeva contrapposto a Carlo De Benedetti. "Leggeremo le motivazioni della sentenza - afferma invece il professor Carlo Federico Grosso, legale di parte civile - questo era un caso di diffamazione clamorosa".
Nella sua arringa, l'avvocato Padovani, ha ricordato che per i bilanci dal 1994 al 1996 l'ingegnere ha patteggiato una pena e risarcito la stessa Olivetti, quindi "quanto riportato dimostra chiaramente come non soltanto l'affermazione proferita da Tronchetti Provera sia riferita a un fatto storicamente accertato ma anche come l'espressione utilizzata risulti continente e assai riduttiva". In merito al coinvolgimento dell'ingegnere in uno scandalo su alcune forniture a Poste Italiane e al suo arresto, Padovani ha sottolineato che effettivamente l'ingegnere e' stato portato una giornata nel carcere romano di Regina Coeli ed e' andato a processo per le accuse di peculato (assolto) e corruzione (prescritto). Tronchetti, ha spiegato Padovani, si "e' limitato a riportare due fatti storici". Per quanto riguarda "l'allontanamento" dalla Fiat nel 1976, De Benedetti ha contestato l'uso di questa espressione, considerandola diffamatoria, mentre il legale di Tronchetti Provera ha sottolineato come all'epoca dei fatti e anche su siti attuali la stampa usa anche espressioni piu' forti, come "silurato" o "licenziato" e "defenestrato".