Di urbanistica, inchieste, giornali e separazione delle carriere - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:50

Di urbanistica, inchieste, giornali e separazione delle carriere

Il Riesame stronca i provvedimenti di arresto del gip nell'inchiesta relativa all'urbanistica a Milano. Evidenziando come la contiguità della magistratura inquirente è proprio con i giudici delle indagini preliminari. Il commento

di Fabio Massa

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Di urbanistica, inchieste, giornali e separazione delle carriere

Oggi su quasi tutti i giornali campeggia la notizia che il Riesame, ovvero giudici terzi, bacchettano i pm (ovvero l'accusa) e anche il gip (ovvero un giudice terzo) sui provvedimenti di arresto nell'inchiesta dell'Urbanistica a Milano. Se ne è parlato ieri, e diffusamente. Il fatto, e questo è certo, è che il gip (giudice terzo) e il Riesame (secondo grado del gip), hanno detto la loro. Il Riesame, bastonando sia il gip che i pm. Quindi, diranno alcuni, la separazione delle carriere non serve. 

In effetti però, e lo sanno tutti tutti tutti i cronisti di giudiziaria e tutti gli avvocati, la contiguità della magistratura inquirente con la magistratura giudicante non è sul Riesame, o sul primo o sul secondo grado. E sicuramente non lo è con la Cassazione. Laddove la contiguità c'è tra le due magistrature è tra pm e gip. Ed è una contiguità che esiste da Mani Pulite in poi. Non ci sarebbe mai stato un terremoto di quel tipo se non ci fosse stata una effettiva corruzione diffusa e sistemica (iniziamo a dire questo, perché ci sono le sentenze e bisogna rispettarle). Non ci sarebbe mai stato un periodo di violazioni patenti delle libertà personali di quel tipo se non ci fosse stato un Italo Ghitti, giudice per le indagini preliminari, che di fatto fu la quinta colonna del pool di Mani Pulite. 

Il Gip non può essere la quinta colonna delle Procure

Ma il Gip non può essere una quinta colonna. Il Gip è un giudice, e per essere tale deve essere terzo davvero. Non può succedere che un Riesame scriva quel che ha scritto (parole come pietre: "svilente semplificazione argomentativa"). L'inchiesta è morta? Non lo so. So però che non fa altro che rafforzare la mia idea che sulla giustizia, anche oggi, anche con questo governo, non si stia facendo una riforma ambiziosa e complessiva ma piccoli aggiustamenti con esiti non prevedibili. Un esempio? Si inserisce l'interrogatorio di garanzia e così si richiede l'arresto per tutti (così si ha un interrogatorio subito e non solo dopo il deposito degli atti). Un altro esempio? Si abolisce il reato di abuso di ufficio e allora si viene sempre indagati per corruzione. Di male in peggio, in una spirale che sembra non finire mai.

 

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