Entro e non oltre
A Novembre 2012 avevamo denunciato la situazione della ex De Franchis giocattoli, un capannone abbandonato in via Campazzino 12, a Milano, antistante a un'area giochi per bambini e pieno di amianto oltre che di 180 metri cubi di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Una presenza ingombrante nota ai cittadini fin dal 2008, anno a cui risalgono le prime segnalazioni e la prima verifica da parte di Asl relativa alla presenza di eternit nel manufatto. Negli anni nulla si è mosso, nonostante l'area del capannone, in particolare alcuni magazzini adiacenti, abbia continuato ad essere occupata (affittata?) da "inquilini" della natura più variegata: dagli adepti di una chiesa evangelica peruviana a un laboratorio di falegnameria, a un gruppo di rom. Dopo diverse interrogazioni del consigliere di zona 5 Massimiliano Toscano (M5S) relative alle coperture di eternit abbandonate e ai rifiuti lasciati in strada e nei fossati, dopo la rassicurazione del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medica di Asl, Susanna Cantoni, che sarebbe stato fatto un sollecito della pratica scaduta (la messa in sicurezza era prevista entro il maggio 2012, esattamente un anno fa), la Polizia Provinciale di Milano, in seguito a un sopralluogo per verificare la presenza di scarichi idrici abusivi, aveva sequestrato l'area per la presenza dei rifiuti pericolosi.
Tutto è proseguito come prima però, con l'eternit sulle coperture e gli inni evangelici a contorno. Ora la buona notizia, se ce n'è una, è che nei giorni scorsi è partita da Palazzo Marino una diffida nei confronti dei proprietari della ex fabbrica, che ora hanno 120 giorni di tempo per rimuovere e mettere in sicurezza ogni manufatto all'Eternit. La diffida segue un sopralluogo effettuato dalla Asl il 18 febbraio 2013, con relativo riscontro nei capannoni "di manufatti (coperture in cemento amianto) in un notevole stato di degrado".
Il fatto che finora i proprietari abbiano latitato non lascia ben sperare: ma cosa succederà se scaduti i 120 giorni nessuno avrà provveduto? In caso di mancata esecuzione, scatteranno l'esecuzione d'ufficio e la rivalsa sui proprietari: sembra proprio che la situazione di degrado dell'area occupata dalla ex fabbrica abbia i giorni contati.
A.Pozzi (da ChiAmaMilano.it)