Esino Lario: paese non si vende, era una trovata marketing di un'azienda - Affaritaliani.it

Milano

Esino Lario: paese non si vende, era una trovata marketing di un'azienda

Il sindaco di Esino Lario aveva annunciato di voler vendere il paese, ora spiega: era una provocazione per portare attenzione su rischio spopolamento

Esino Lario: paese non si vende, era trovata marketing azienda

Esino Lario non e' in vendita. La storia che ha fatto il giro del mondo e ha portato nel paesino con vista sul lago decine di giornalisti nasce da una spregiudicata trovata di marketing aziendale. "Fare il sindaco di Esino e' una fortuna, perche' e' una citta' ricca di associazioni e di persone che si impegnano. Il comune sta benissimo". Il sindaco Pietro Pensa, aveva annunciato la settimana scorsa di volerlo vendere per richiamare l'attenzione sul "rischio spopolamento". Una provocazione quella del primo cittadino, che oggi ha rivelato la realta' in una conferenza stampa. Nessuna fontana, nessuna via crucis e nessun monumento sono veramente in vendita. Anzi: le casse dell'amministrazione sono floride, soprattutto dopo i recenti eventi che hanno visto il paese al centro delle scene, come il raduno mondiale di Wikimania. La provocazione del sindaco per sensibilizzare sui piccoli centri e sulle loro difficolta' non e' pero' del tutto innocente, perche' non e' una sua iniziativa solitaria. Alle spalle dell'operazione c'e' una geniale trovata di marketing architettata da un'azienda privata che si occupa di portare la banda larga e il wi-fi nei piccoli centri e soprattutto in montagna, Eolo. 

Il numero uno dell'azienda, Luca Spada, ha oggi rivelato l'arcano durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale. Eolo aveva gia' portato la banda larga ad Esino in occasione dell'evento Wikipedia. Ora donera' "tre milioni di euro in tre anni, uno all'anno, per perfezionare le infrastrutture digitali nei piccoli comuni; li doneremo a 100 comuni all'anno che saranno selezionati dai cittadini su una piattaforma". Quel che e' certo e' che il lancio della campagna "Missione Comune" con 'l'operazione Esino' portera' qualche adesione in piu'. Esino sara' naturalmente il primo comune a beneficiare dell'aiuto dell'azienda: "Completeremo l'infrastruttura wi-fi e ricostruiremo il cinema" ha garantito Spada. A collaborare e' anche Anci, che chiede di "connettere un Paese fatto di campanili: alle spalle delle gradi citta' c'e' il nuovo ovest", ha spiegato il Responabile piccoli comuni, Massimo Castelli. Sorpreso della riuscita della trovata pubblicitaria persino Vittorio Sgarbi, presente in conferenza stampa: "Mi sembrava strano che il sindaco vendesse il Paese, volevo fermarlo" ha ammesso. Poi, comprendendo il ruolo dell'azienda ha auspicato che la banda larga sia portata da Eolo anche in altri centri difficili da raggiungere come Riace: "Sono molto amico del sindaco Mimmo Lucano, anche li' c'e' bisogno di connessione". 








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