Europa, un film già visto. E Milano rema sempre controvento - Affaritaliani.it

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Europa, un film già visto. E Milano rema sempre controvento

Governo, uscire dallo stallo ma senza imposizioni. Intanto Milano pare sempre avere contro Roma e spesso anche l'Europa

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C'erano una volta i film già visti. Non mi ascrivo a quelli che cercano gloria insultando il Presidente della Repubblica o difendendolo. Non per particolari piaggerie, ma semplicemente perché ritengo la politica una pratica collettiva, un esempio di come gli umani si mettono insieme e l'uomo forte che decide tutto mi ha sempre causato sintomi vicini a quelli dell'orticaria. E dunque: fatto quel che ha fatto Mattarella, Salvini, Di Maio e tutta la compagnia cantante, adesso bisogna uscirne. Senza però una pressa. Perché io certi film li ho già visti. Monti che viene imposto, lo spread, i mercati, gli investitori e la Borsa e l'Europa e tutto il cinema. Dove stava l'Europa mentre noi salvavamo la gente in mare? Dove stava l'Europa mentre ci copiavano il made in Italy? Dove stava l'Europa? L'Europa non c'era. Come non c'era per i britannici, che infatti ne sono usciti. Poi, tutti a piangere. Come non c'era per i greci, che infatti sono falliti. Io non voglio sentir parlare di economia. Io voglio sentir parlare di politica. Non campata per aria, ma con i numeri credibili. Tuttavia senza nessun ricatto. Senza nessuna manfrina. Anche perché qui, sotto la Madonnina, dobbiamo lavorare. E non si capisce perché mai tutte le volte dobbiamo sempre fare imprese maggiori dei nostri antagonisti della Baviera, o di altre zone iper produttive d'Europa. Loro, con il favore del loro stato e dell'intero continente. Noi, contro Roma che non guarda mai in direzione Nord, e pure contro l'Europa che proprio va in giro bendata.








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