Milano
Expo, Martina: "Gli effetti si vedranno nel tempo"

"L'effetto di Expo va giudicato sul medio periodo. Cio' che abbiamo seminato andra' coltivato negli anni a venire". Lo ha detto il Ministro per le politiche agricole Maurizio Martina in una intervista a Rtl. "Secondo me - ha spiegato - un fatto straordinario e' che per la prima volta un'Esposizione universale torna sulla scena internazionale con un contenuto dirompente, comprensibile, forte. Non e' un caso che 50 capi di Governo abbiano attraversato il sito di Milano, non e' un caso che i contenuti di Expo, in particolare legati al grande tema della lotta alla fame, si siano direttamente collegati agli obiettivi del millennio che proprio qualche giorno fa le Nazioni Unite hanno approvato, non e' un caso che fra qualche giorno avremo Ban Ki-Moon, il Segretario generale dell'ONU, con il presidente Mattarella. L'Italia ha contribuito a mettere al centro della discussione politica istituzionale globale un tema cruciale come quello della lotta alla fame, di piu', ci sono una serie di progetti, iniziative, interventi, che verranno lavorati anche nei prossimi mesi, figli della diplomazia di Expo, della discussione che abbiamo fatto qui". Martina ha sottolineato che "Al netto dei cicli economici, delle imprese, dei visitatori, dei fatturati, c'e' una potenza straordinaria nella relazione, soprattutto con la conoscenza, che in questi sei mesi abbiamo ingaggiato con il mondo. Sabato c'e' l'ultima tappa di "Expo delle idee" e dimostreremo come, ad esempio, con Expo abbiamo intrecciato relazioni con le universita' del mondo, ma sono centinaia, ne contiamo piu' di duecento. Questo e' capitale umano, risorse, intelligente, relazioni strepitose, ma dobbiamo andare avanti, per questo dico che con il 31 ottobre non finisce".
Secondo Martina, "questi sei mesi ci hanno detto una cosa fondamentale, cioe' che nel tempo della globalizzazione l'Italia e' un Paese forse piccolo rispetto alle grandi potenze, ha pero' una potenza sul versante della diplomazia agricola, alimentare, su alcuni temi che saranno sempre piu' importanti in futuro, pensate alla questione cruciale dell'allungamento della vita e delle tecnologie necessarie ad accompagnarlo. Noi li' abbiamo alcune esperienze, una sensibilita', un modo di fare, che sono uniche al mondo. Allora se noi intrecciamo bene l'esperienza di Expo di questi sei mesi e questa prospettiva noi possiamo davvero dotare il Paese di uno strumento formidabile per i prossimi anni". Riferendosi poi alla destinazione del sito di Expo, il Ministro ha detto che "l'area debba avere una coerenza strettissima con il tema della conoscenza, dell'innovazione, della tecnologia, quindi ci sta la proposta dell'Universita' Statale di Milano, ci sta la proposta di un incubatore di tecnologie dell'impresa, purche' ci sia un focus, un'identita' chiara. Noi non possiamo fare un parco tecnologico generico, noi abbiamo il dovere di focalizzare i nostri sforzi su un tema di frontiera dove possiamo fare la differenza rispetto ad altri Paesi. Se ascoltate ad esempio i grandi operatori internazionali che lavorano su queste grandi piattaforme da sempre, la prima cosa che dicono e' che ci vuole un'identita' chiara. Ci puo' stare ovviamente un'operazione multi servizi, purche' ci sia al centro un cuore, uno scheletro, un'anima riconoscibile. Il titolo 'Nutrire il pianeta energie per la vita' e' di una modernita' disarmante, per certi versi, quindi io sarei molto coerente con quello. Il Governo avra' assolutamente una parte fondamentale di questo lavoro".