Expo, Sala è stato prescritto. Niente multa da 45 mila € per l'ex commissario

Expo, Sala è stato prescritto. Niente multa da 45 mila € per l'ex commissario

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e' stato prosciolto dall'accusa di falso ideologico nel processo sulla cosiddetta 'Piastra dei servizi' Expo. I giudici della quarta sezione della corte d'Appello di Milano hanno dichiarato "il non doversi procedere perche' il reato risulta estinto". Il primo cittadino, allora commissario straordinario e Ad di Expo, tramite il suo Salvatore Scuto, aveva chiesto nell'ultima udienza di essere assolto nel merito, senza rinunciare alla prescrizione.

Il primo cittadino era stato condannato il 5 luglio 2019 dalla decima sezione penale del tribunale di Milano a sei mesi di reclusione, convertiti in pena pecuniaria di 45 mila euro, per aver firmato, quando era il numero uno dell'Esposizione universale, due verbali retrodatati. I giudici di primo grado nelle loro motivazioni concessero pero' l'attenuante dell'aver agito per motivi di "particolare valore morale o sociale". La difesa dal canto suo era ricorsa in Appello, chiedendo ai giudici presieduti da Cornelia Martini di dichiarare inammissibile l'atto di impugnazione del pg Massimo Gaballo e di assolvere Sala "perche' il fatto non sussiste" o "perche' il fatto non costituisce reato". Il legale inoltre aveva messo in luce una serie di punti per sostenere che e' "impossibile dubitare che Sala agi' in buona fede".

Expo: legale Sala, leggeremo la sentenza, ma a Sala è già stato riconosciuto grande merito 

"Adesso leggeremo la sentenza, il reato e' stato dichiarato prescritto ma del resto era prescritto", questo il commento dell'avvocato Salvatore Scuto, legale di Giuseppe Sala, alla sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano ha prosciolto per intervenuta prescrizione l'ex commissario unico di Expo. "Rimane un fatto storico che e' stato giudicato da un punto di vista penale sotto il profilo di responsabilita', da un punto di vista sociale e sostanziale e' stato riconosciuto un grande merito a Beppe Sala non solo nei confronti di Milano ma di tutto il Paese", ha aggiunto il difensore facendo riferimento al giudizio di primo grado in cui a Sala era stata riconosciuta l'attenuante di aver agito per motivi di "particolare valore morale o sociale". "A volte la giustizia - ha spiegato Scuto - non ha ali cosi' forti per potersi elevare oltre determinate situazioni e dinamiche quindi rimane questo aspetto, rimane una sentenza di prescrizione che leggeremo e poi valuteremo".