Milano
Fabrizio Sala a Direzione Nord: “Milano città internazionale e accogliente, ma è fondamentale creare comunità"
Fabrizio Sala, membro della Commissione Finanze della Camera, parla del futuro urbanistico del capoluogo lombardo e della necessità di riforme strutturali

Fabrizio Sala - Componente Commissione VI Finanze - Camera dei Deputati
Fabrizio Sala a Direzione Nord: “Milano città internazionale e accogliente, ma è fondamentale creare comunità"
Milano è già una città internazionale, ma per restare all’avanguardia deve affrontare nuove sfide e rinnovarsi in profondità. Fabrizio Sala, componente della Commissione VI Finanze alla Camera dei Deputati, riflette sulla direzione che la città deve intraprendere, tra coesione sociale e riforme urbanistiche. Il suo intervento si è tenuto durante 'Futuro Direzione Nord', la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline nella sede di Assolombarda il 9 maggio a Milano nel panel ‘Milano, una città per tutti?’. Un panel che ha inoltre visto la partecipazione di Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing Sociale Regione Lombardia, Fabio Bottero, Assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica Comune di Milano, Francesco Mascolo, Ad MM Spa, Matteo Mognaschi, Presidente Aler Milano, Fabio Cambiaghi, Direttore Immobiliare CMB, Marilisa D’Amico, Professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano, Marco Giachetti, Presidente Fondazione IRCCS Cá Granda - Ospedale Maggiore Policlinico, e collegata in videoconferenza, Giordana Ferri, Direttore Esecutivo Fondazione Housing Sociale.
"Milano ha tutti gli ingredienti per essere una città internazionale e accogliente", afferma Sala. Tuttavia, secondo il parlamentare, serve una politica di lungo respiro, capace di definire chiaramente cosa Milano vuole diventare. Solo così si potranno creare le condizioni per una crescita equilibrata e sostenibile.
Una delle priorità indicate da Sala è superare la frammentazione sociale e urbanistica dei quartieri. “Dobbiamo andare oltre la distinzione tra quartieri popolari e quartieri ricchi: oggi è fondamentale creare comunità, altrimenti rischiamo di alimentare ghetti e zone di esclusione sociale, con tutte le conseguenze che conosciamo – criminalità, disoccupazione, degrado delle periferie”.
Una legge urbanistica da riformare per costruire la città del futuro
Sul piano normativo, Sala sottolinea l'urgenza di una revisione complessiva della legge urbanistica, giudicata ormai inadeguata. “Il cosiddetto ‘Salva Milano’, che avrebbe dovuto dare respiro alla città, non ha avuto l’esito sperato. Io stesso mi ero impegnato per portarlo avanti, anche mediando. Ma il problema è più ampio: servono regole nuove, strumenti adeguati per costruire città vivibili e inclusive”. Sala evidenzia anche le criticità legate alla pianificazione urbanistica tra Milano e i comuni dell’hinterland: “Oggi ogni comune decide autonomamente dove collocare aree residenziali, commerciali o industriali, ma spesso queste scelte non coincidono con quelle dei territori confinanti, creando caos e disfunzioni. Serve una visione d’insieme”.
Per Sala, abitare bene e vivere una città in modo pieno richiede normative più moderne e coordinate, che stabiliscano paletti chiari ma anche incentivi per realizzare uno sviluppo urbano realmente sostenibile e inclusivo.