Fermato sospetto omicida donna scomparsa a Varese - Affaritaliani.it

Milano

Fermato sospetto omicida donna scomparsa a Varese

Il 64enne è sospettato di essere l'autore dell'omicidio di Milena Rosa Re: avrebbe fatto sparire 90mila euro che la donna gli aveva affidato

Fermato sospetto omicida donna scomparsa a Varese

E' stato fermato questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese e del comando di Busto Arsizio un 64enne di Garbagnate (Milano) sospettato di essere l'autore dell'omicidio di Marilena Rosa Re.

Il cadavere della donna era stato trovato a Castellanza dopo che il 30 luglio ne era stata denunciata la scomparsa: per questo l'accusato dovra' rispondere anche di occultamento di cadavere. Secondo la procura di Busto Arsizio, che ha avvalorato le indagini dei militari, a carico dell'uomo ci sono gravi indizi di colpevolezza. Ulteriori dettagli in una conferenza stampa che comincera' alle 13 presso il comando provinciale di Varese.

Non si sono mai fermate le indagini sulla morte di Marilena Rosa Re, da quel 30 luglio 2017, quando la donna di Castellanza (Varese) e' scomparsa. Il corpo della 58enne, che di professione faceva la promoter soprattutto per le catene di supermercati, non e' mai stato trovato. Nucleo investigativo del comando provinciale e compagnia di Busto Arsizio, unita' cinofile con i cani molecolari da Firenze e da Bologna, specializzati nella ricerca di tracce di sangue e cadaveri, e perfino il Ris di Parma hanno collaborato a trovare la verita' sulla sua scomparsa. Fino a quando gli elementi non sono stati ritenuti sufficienti dai pm, che hanno coordinato le ricerche, ad emettere oggi un fermo indiziario. L'accusato e' un conoscente della donna, 65enne residente a Garbagnate, nel Milanese: Vito Clericò, ex impiegato in una nota catena della grande distribuzione. Non si esclude che la promoter lo abbia conosciuto nell'ambito del suo lavoro. Secondo quanto sono riusciti a ricostruire gli investigatori la vittima aveva contratto, qualche anno fa, un grosso debito con Equitalia, quindi nel 2014 aveva deciso di prelevare 90mila euro dal suo conto in modo che il suo patrimonio non venisse aggredito.

Fidandosi di Clerico e di sua moglie la donna avrebbe deciso di consegnare loro la somma, di cui ogni tanto chiedeva notizia, oppure da cui si faceva consegnare talvolta piccole cifre, che venivano poi annotate dalla coppia in un'agendina. Il 31 luglio pero', con la chiusura di Equitalia, sarebbe stato l'ultimo giorno utile per saldare il suo debito. Quindi, qualche giorno prima, il 27 presumibilmente, la Re aveva preso un appuntamento per la riconsegna del denaro. L'atteggiamento della coppia sarebbe improvvisamente diventato sfuggente: i due, avrebbero poi accertato i magistrati, avrebbero infatti speso tutti i soldi per pagare a loro volta bollette e debiti. Si giunge quindi al 30 luglio: dal racconto di quella domenica mattina, che sarebbe stato fatto dall'indagato, alle 7 lui avrebbe ricevuto una telefonata da Marilena Re, per incontrarsi. L'uomo sarebbe quindi andato a Castellanza, dove lei abitava, a prenderla, l'avrebbe poi riportata a Garbagnate, lasciata in una piazza del comune del Milanese, e poi ne avrebbe perso le tracce, perche' lei stessa si sarebbe allontanata a piedi. Dalle verifiche fatte dagli investigatori pero' il racconto sarebbe risultato incongruente: la telefonata non ci sarebbe mai stata perche' alle 7 l'uomo sarebbe gia' stato  a Castellanza; inoltre le telecamere della piazza di Garbagnate non avrebbero inquadrato l'incontro.








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