Forza Italia Regione Lombardia
Diesel euro 5 salvi anche grazie a Regione Lombardia
Il consigliere regionale comasco di Forza Italia Sergio Gaddi commenta: "Un danno economico importante è stato scongiurato"

Sergio Gaddi
Diesel euro 5 salvi anche grazie a Regione Lombardia
Centinaia di migliaia di veicoli salvi anche grazie a Regione Lombardia: il blocco dei mezzi a gasolio Euro 5 è scongiurato. Grazie a una modifica al decreto Infrastrutture, slitta di un anno e interesserà in via prioritaria i Comuni con oltre 100mila abitanti il provvedimento che, per migliorare la qualità dell’aria, vietava l’ingresso delle auto diesel Euro 5 in alcuni Comuni.
Il consigliere regionale comasco di Forza Italia Sergio Gaddi è soddisfatto: “Un danno economico importante è stato scongiurato. Mi sono sempre espresso a favore della cultura dell’automobile e contro le derive ambientaliste che, in realtà, non tutelano l’ambiente. Combattere le automobili con motore termico è frutto di una scelta ideologica perdente, dato che i motori diesel hanno ormai raggiunto un tale livello di efficienza per il quale è difficile credere che possano essere impattanti in modo significativo sull’inquinamento, perché hanno emissioni irrisorie rispetto ad altri inquinanti globali legati al mondo della mobilità elettrica. Bisogna smetterla con questa insensata guerra all’auto, che oltretutto distrugge una filiera economica strategica che qualifica l’Italia nel mondo. Grava sul comparto industriale dell’automobile un quadro preoccupante: molti rischiano di perdere il lavoro, molti dovranno modificare in peggio le proprie abitudini di consumo. E poi bisogna considerare che la produzione delle auto elettriche è problematica per intere aree del pianeta, a causa del consumo delle terre rare per le batterie, oltre al fatto che comportano un importante consumo di suolo e indiscriminati trasferimenti di tecnologia verso Paesi aggressivi e poco rispettosi dell’ambiente come la Cina o l’India”.
“Lo stop agli Euro 5 è quindi frutto di un atteggiamento che si rivela oggettivamente sbagliato da parte dell’Europa - dice ancora il consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi - la mozione che abbiamo votato in Regione Lombardia condanna con forza questa decisione, perché contraria alle normali esigenze del cittadino. Ora, ottenuto l’importante risultato del posticipo del provvedimento, il vero obiettivo sarebbe limitare l’assurda norma europea che vieta la produzione dei motori a combustione interna dal 2035, altra posizione ideologica che impone una decisa marcia indietro nel segno della ragionevolezza. La questione centrale non è, evidentemente, la produzione anche necessaria dei veicoli elettrici, ma la loro sostanziale imposizione che forza le dinamiche del mercato. Il consumatore deve evidentemente poter mantenere la piena libertà di scelta, nel rispetto della sostenibilità ambientale ma anche delle proprie esigenze reali e delle possibilità economiche. Bloccare in autunno gli Euro 5 sarebbe stata quindi una decisione insensata, oltre che un danno economico importante per migliaia di cittadini lombardi. La mozione, quindi, ribadisce il concetto che la libera mobilità è un diritto, perché lo Stato non può obbligare il cittadino e cambiare la macchina e soprattutto perché, ribadisco, l’inquinamento dei motori tradizionali è oggi del tutto marginale. È necessario allora difendere con determinazione la gloriosa cultura dell’automobile che ha fatto grande l’Italia e che sostiene migliaia di posti di lavoro. Abbiamo marchi identitari che tutto il mondo ci invidia, eccellenze di un comparto industriale che non può essere ancora penalizzato”.