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Forza Italia Regione Lombardia

Ultimo aggiornamento: 07:37

Tutela dei professionisti nelle pratiche comunali

Depositato in Regione Lombardia il progetto di legge promosso da un intergruppo consiliare

di redazione

Tutela dei professionisti nelle pratiche comunali

Depositato a fine settembre in Consiglio Regionale della Lombardia il Progetto di Legge n. 136, intitolato “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti, rese sulla base di istanze presentate alla Pubblica Amministrazione, e di equo compenso”.

L’iniziativa nasce da una proposta avanzata dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori (PPC) di Varese, raccolta favorevolmente dai Consiglieri regionali Romana Dell’Erba (FDI), Giuseppe Licata (FI), Marisa Cesana (FI), Onorio Rosati (AVS) e Roberta Vallacchi (PD), in maniera bipartisan. Il testo depositato è infatti il risultato di un lavoro avviato a gennaio 2025 in Commissione Consiliare IV “Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione” e dell’attività di un intergruppo consiliare, appositamente istituito, che, dopo un primo approfondimento di natura legislativa, ha raccolto contributi e osservazioni anche da parte di Ordini degli Architetti PPC di altre province lombarde, quali ad esempio Lodi e Como.

“Scopo del progetto di legge è contribuire a garantire il pagamento del professionista che ha redatto gli elaborati tecnici alla base dell’istanza indirizzata dal committente alla Pubblica Amministrazione. Circostanza mai troppo scontata in questi tempi – dichiara il Consigliere Regionale Giuseppe Licata (Forza Italia) – La soluzione individuata è quella di prevedere nell’iter per il rilascio dell’atto autorizzativo da parte delle Amministrazioni regionali, provinciali e comunali una previa verifica, nelle forme di legge, dell’avvenuto pagamento da parte del committente, del professionista sottoscrittore dell’atto progettuale.”

Il progetto di legge depositato in Lombardia segue l’approvazione di altre 14 leggi regionali già adottate in Italia, dal 2018 ad oggi, dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, Sicilia e Toscana, ma assume ancora maggior rilievo alla luce delle vigenti disposizioni sull’equo compenso (L. 21 aprile 2023, n. 49) iniziativa importante per i liberi professionisti, che rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del loro ruolo che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro svolto.

“Garantire l’equo compenso – prosegue Licata – significa riconoscere il lavoro come valore sociale e fondamento della qualità dei servizi. È un segnale di civiltà verso una categoria che contribuisce ogni giorno allo sviluppo dei nostri territori.” “L’auspicio, ora, è che si possa arrivare presto anche in Lombardia all’approvazione di un testo di legge regionale, che in chiave moderna e attuale, vada proprio in questa direzione – conclude Giuseppe Licata.”