Filt, Fit, Uilt: sciopero dei trasporti, Regione inadempiente
Sciopero dei trasporti, Filt, Fit e Uilt all'attacco di Regione Lombardia: "Non risponde a richieste di incontro per un accordo a difesa dei posti di lavoro"
Filt, Fit, Uilt: sciopero dei trasporti, Regione inadempiente
IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - “I lavoratori lombardi dei trasporti hanno una ragione in più per scioperare perché ad un governo che non risponde si aggiunge Regione Lombardia che da mesi ha nei cassetti le diverse richieste di incontro per arrivare ad un accordo regionale di difesa dei posti di lavoro nelle gare di trasporto pubblico e continua a non rispondere crogiolandosi nel possibile risultato portato a casa da Filt, Fit, Uilt di sblocco dei 300 milioni di euro del Trasporto Locale”. Così, con una nota unitaria, dopo l’attivo con oltre 500 delegati alla Camera del Lavoro di Milano, si sono espresse le organizzazioni sindacali che preparano lo sciopero nazionale dei trasporti del 24 e 26 luglio. Durante l’attivo è stata illustrata la piattaforma unitaria che lancia lo sciopero.
“La prima data dedicata a tutti i settori dei trasporti merci e persone e la seconda data riservata unicamente al trasporto aereo”, spiegano i sindacati. “Lo sciopero si svolgerà nel rispetto delle fasce di garanzia che si differenziano da provincia a provincia. Numerosi i temi affrontati dagli interventi dei delegati: le crisi aziendali, i contratti nazionali aperti che devono trovare un’intesa, i tagli al settore dei trasporti che il governo effettuerà per rendere compatibile una finanziaria ancora in bilico, gli infortuni sul lavoro che continuano ad aumentare di numero e vedono istituzioni rammaricarsi senza un intervento strutturale e finanziato per prevenire ed evitare le morti e gli infortuni. Lo sciopero indica al governo una piattaforma dei lavoratori mentre continua a non rispondere alle richieste di incontro delle categorie nazionali dei trasporti. Un governo che – prosegue la nota - non ha un piano di intervento e di programmazione su infrastrutture e trasporti e che non considera la mobilità delle persone e delle merci una leva di sviluppo del paese. Un governo senza una politica industriale di sviluppo ad incominciare dalla vicenda Alitalia che ha visto l’esecutivo più impegnato a trovare una nuova proprietà che ad individuare un piano industriale. Un governo balbettante su opere strategiche come la TAV e un governo debole nel governare i grandi processi di cambiamento dei flussi del trasporto merci e persone che saranno contraddistinti dall’iniziativa di investimento cinese. Le federazioni dei sindacati dei trasporti danno appuntamento ai lavoratori e ai cittadini il 24 luglio alle 10.00 del mattino al presidio sotto la Prefettura di Milano mentre in tutte le regioni analoghi presidi interesseranno le Prefetture”.
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