Il ritorno di Formigoni con “Per un’Italia migliore”: "Regione Lombardia? Mai dire mai" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 11:05

Il ritorno di Formigoni con “Per un’Italia migliore”: "Regione Lombardia? Mai dire mai"

L'ex Celeste fonda "Per un'Italia migliore", di cui sarà presidente onorario: "È un’attività di consulenza, non un partito". Ma guardando alla Lombardia dichiara: "Avrebbe bisogno di uno scatto"

di Giorgio d'Enrico

Roberto Formigoni torna al centro della scena politica con la creazione del movimento “Per un’Italia migliore” (PIM), depositato lo scorso 10 luglio a Milano. Sarà presidente onorario, insieme a 28 soci fondatori e ai vertici della confederazione Esaarco. «Non fondo un partito, ma resto vicino alla politica», racconta. E apre uno spiraglio sul futuro, con vista su Regione Lombardia: "Se voglio, posso correre. Mai dire mai".

Nasce il movimento PIM, firmato da Formigoni

Il 10 luglio è stato depositato a Milano, nello studio notarile Olivares, lo statuto del movimento “Per un’Italia migliore” (PIM). Il promotore è Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi, che compare nello statuto come presidente onorario. A firmare insieme a lui ci sono 28 soci fondatori provenienti da tutta Italia. Lo riporta Italia Oggi.

L’assemblea costitutiva, prevista entro fine mese, servirà ad assegnare le cariche e rendere operativo il progetto. Il movimento ruota attorno al mondo di Efei, l’ente paritetico bilaterale nazionale per la formazione, che rappresenta 754mila piccole, medie e microimprese. Tra i protagonisti del nuovo soggetto ci sono Daniele Gregorio Scalise (fondatore di Efei), David Conti (presidente) e Filippo Fordellone (medico e docente universitario, oggi presidente di fatto del PIM).

Formigoni: "Possiamo contare su mille consiglieri comunali"

L’idea, riferisce ancora Italia Oggi, era già stata anticipata a giugno durante il congresso della Confederazione Es.a.ar.co. a Fiuggi. Sul palco, Formigoni dichiarava: "Li frequento da un paio d’anni, mi hanno colpito per spirito combattivo e valori cristiani". E non ha esitato a quantificare il potenziale politico del progetto: "Possiamo contare su circa mille consiglieri comunali".

Intervistato da il Fatto Quotidiano, Formigoni tiene a precisare che non si tratta di un vero r proprio ritorno in politica, aggiungendo al contempo però che "la gente mi avvicina, mi dimostra affetto, non ha mai creduto alla mia colpevolezza". L'ex governatore aggiunge che il suo ruolo nel PIM è onorifico e che non intende fondare un nuovo partito: "È una semplice attività di consulenza. Da qualche anno lavoro volentieri insieme a Esaarco e 'Per un’Italia migliore' nasce in seno a quell’esperienza".

Formigoni: "Lombardia? Serve uno scatto. Non mi candido ma mai dire mai"

E tuttavia, incalzato su Regione Lombardia e Comune di Milano, Formigoni non si tira indietro a dire la sua. Alla domanda su Regione, Formigoni commenta con una battuta che sa di critica: "Avrebbe bisogno di uno scatto". Poi nega l’intenzione di candidarsi: "Io continuo a leggere, studiare, approfondire. Ma non ho creato un movimento per candidarmi e Pim non è il 'mio' movimento. Nel 2025 e nel 2026 non ci sono elezioni che mi riguardano. Nel 2027 si vota per le Amministrative a Milano, ma non ho molta voglia di fare il consigliere comunale". Tra le righe, sembra leggersi una sua scarsa fiducia in una vittoria del centrodestra.

Sulle future elezioni regionali, invece, lascia uno spiraglio: "Con la riabilitazione non avrò problemi: se voglio, potrò correre. Per il momento resto fermo e non mi candido, ma per prudenza dico: 'Mai dire mai'".

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