Milano
Il Fruttolo, i biscotti, i cereali: Garlasco, l'incidente probatorio sull'ultima colazione di Chiara (e dei suoi assassini?)
Il 17 giugno sottoposti ad incidente probatorio materiali mai analizzati prima: gli oggetti recuperati nel cestino della villetta con l'ultima colazione consumata da Chiara Poggi. Forse in compagnia del suo assassino. O dei suoi assassini

La villetta di Garlasco (fonte: Tg1)
Il Fruttolo, i biscotti, i cucchiaini: Garlasco, l'incidente probatorio sull'ultima colazione di Chiara (e dei suoi assassini?)
I tamponi prelevati sul corpo di Chiara Poggi, il frammento del tappetino del bagno con l’impronta insanguinata. Ma anche una serie di oggetti mai analizzati e prelevati dalla spazzatura dell’abitazione. Una confezione di Estathé, barattoli di Fruttolo, cereali, biscotti e cucchiaini. Questi sono gli oggetti che saranno ispezionati a partire dal 17 giugno nell'ambito del nuovo incidente probatorio. Procede la nuova indagine sul delitto di Garlasco. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Pavia, vede come unico indagato Andrea Sempio per omicidio in concorso.
Su incarico del gip di Pavia Daniela Garlaschelli, i periti della Polizia Scientifica Denise Albani (genetista) e Domenico Marchegiani (dattiloscopista) ritireranno i materiali giovedì 12 giugno. Alle ore 10 i periti si recheranno al comando provinciale dei Carabinieri di via Moscova, a Milano, per recuperare uno scatolone con circa 60 fascette para-adesive usate dal Ris di Parma nel 2007 per repertare impronte all’interno della villetta di Chiara Poggi. Tra queste, la cosiddetta "traccia 10", un’impronta sulla porta d’ingresso già attribuita a un soggetto ignoto, estraneo sia ad Alberto Stasi che ad Andrea Sempio, né appartenente al gruppo ristretto di persone che frequentavano la casa, comprese le gemelle Cappa.
Quindi nel pomeriggio, i due periti si sposteranno all’Istituto di medicina legale di Pavia, dove sono custoditi da quasi 18 anni numerosi altri reperti. Tra questi, gli elementi che potrebbero risalire alla colazione consumata la mattina del 13 agosto 2007 dalla vittima insieme al suo o, come ipotizzano oggi gli inquirenti, ai suoi assassini.
Non c’è ancora certezza sulla sorte di un ulteriore reperto fondamentale, la porzione di muro contenente l’impronta 33, che potrebbe essere stata consumata durante le analisi del passato ma per cui non risulterebbero verbali ufficiali di distruzione o consunzione.
Il materiale sarà aperto in una stanza asettica, il materiale sarà poi trasferito al Fatebenefratelli
Tutti i reperti, sia quelli provenienti da Milano che da Pavia, saranno ufficialmente presi in carico dalla Questura di Milano, secondo una procedura rigorosa che garantisce la tracciabilità attraverso l’“Ufficio accettazione reperti”. Successivamente, il materiale sarà aperto in una stanza asettica della Scientifica, in presenza delle parti, ma dietro un vetro per evitare contaminazioni. Sarà in questa fase che verranno effettuate le prime campionature, a partire dal 17 giugno.
Le provette, i vetrini e gli eventuali frammenti biologici verranno quindi trasferiti all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove ha sede il laboratorio della Polizia Scientifica incaricato di gestire le analisi biologiche. Qui operano biologi, genetisti e tecnici specializzati, che lavoreranno sulle nuove comparazioni del DNA, con l’obiettivo di far luce su eventuali presenze estranee sulla scena del delitto.