G7 dell'industria da Torino a Milano: il piano B del Governo - Affaritaliani.it

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G7 dell'industria da Torino a Milano: il piano B del Governo

Il sindaco di Torino teme disordini al summit di fine settembre, il Governo pensa a spostare tutto a Milano. Ma Sala non vuole fare altri "sgarbi" alla collega

Dopo il Salone del Libro e, come raccontato ieri da Affaritaliani.it Milano, gli Open d'Italia di Golf, anche il G7 del lavoro e dell'industria: rischia di aprirsi un nuovo capitolo della "rivalità" tra Torino e Milano, con il capoluogo lombardo che come una calamita attira eventi ed appuntamenti tradizionalmente ospitati sotto la Mole. Ma il caso del summit internazionale previsto dal 26 al 30 settembre pare questa volta un po' diverso, perchè il sindaco di Milano Beppe Sala sarebbe restio a fare un nuovo sgarbo alla collega Chiara Appendino.

Cosa sta succedendo? Il sindaco pentastellato, secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, starebbe meditando il passo indietro nel timore che la città diventi bersaglio di antagonisti e black bloc. La riunione dei ministri di Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Giappone dovrebbe svolgersi al Lingotto, ma il Governo sta già pensando ad un piano B. Che porterebbe all'ombra della Madonnina. Ma Sala ha dichiarato: "Noi non abbiamo mai saputo nulla, nessuno ci ha mai detto nulla. In ogni caso, non ci sarebbero neanche i tempi e non voglio rischiare di fare uno sgarbo all’Appendino che ha lavorato per questo". "Casomai - ha concluso Sala - posso aiutare Chiara Appendino se ha bisogno, per tenerlo là, per l’organizzazione, ma credo sia giustissimo che rimanga a Torino, noi abbiamo la nostra sessione sulla salute, più avanti".








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