Milano
Garlasco: chi è Michele Bertani, l’amico di Andrea Sempio il cui corpo potrebbe essere riesumato
Il giovane, morto suicida nel 2016, era amico d'infanzia di Andrea Sempio. La foto nel Santuario della Bozzola e l'ultimo post sui social: "La verità sta nelle cose che nessuno sa"

Garlasco: Andrea Sempio e Michele Bertani
Garlasco: chi è Michele Bertani, l’amico di Andrea Sempio il cui corpo potrebbe essere riesumato
A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, nuove piste investigative stanno portando gli inquirenti a guardare oltre i confini dell’inchiesta originaria. Sotto i riflettori ora c’è Michele Bertani, morto suicida nel 2016, amico d’infanzia di Andrea Sempio, oggi indagato per l’uccisione della giovane avvenuta il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli.
Le autorità stanno valutando la possibilità di riesumare il corpo di Michele Bertani, nell’ambito delle nuove indagini per omicidio in concorso di Chiara Poggi a carico di Andrea Sempio. Chi è Bertani? Era un caro amico d'infanzia di Sempio, morto suicida nel 2016 in circostanze che ora gli inquirenti potrebbero voler approfondire.
Quel post su Facebook: “La verità sta nelle cose che nessuno sa”
Poco prima di togliersi la vita, Bertani aveva pubblicato un post su Facebook con una citazione dei Club Dogo: «La verità sta nelle cose che nessuno sa, la verità mai nessuno te la racconterà». Frase che, riletta oggi, fa pensare a un peso, a una verità mai detta. Sui suoi profili social appare anche una foto scattata all’interno del Santuario della Madonna della Bozzola, lo stesso luogo legato a un’indagine giudiziaria per presunti abusi sessuali e pedofilia, culminata nella condanna di alcuni religiosi. Un elemento che potrebbe intrecciarsi con un documento salvato da Chiara Poggi su una pennetta USB pochi giorni prima di essere uccisa, relativo proprio a casi sospetti legati al Santuario.
Le intercettazioni di Sempio: “Perché ti sei impiccato?”
Decisive potrebbero rivelarsi le intercettazioni ambientali registrate nel 2017, quando Andrea Sempio, allora già attenzionato dagli investigatori, venne intercettato mentre parlava da solo in auto. Nei monologhi registrati, si rivolge direttamente a Michele Bertani: «Perché ti impicchi, adesso che ti sei impiccato che cosa hai ottenuto? Sei morto, sei morto. Da 0 a 18 anni tutte le c... le abbiamo fatte assieme». In un altro appunto, Sempio scriveva: «Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare». Frasi rimaste per anni sullo sfondo, ma che ora tornano sotto i riflettori degli inquirenti.
L’ipotesi della riesumazione della salma
Il quotidiano Il Giornale ha riportato che la Procura di Pavia sta vagliando l’ipotesi di riesumare la salma di Michele Bertani per nuovi accertamenti, tra cui il prelievo di materiale biologico. L'obiettivo è verificare eventuali connessioni con le tracce genetiche ritrovate nella villetta dei Poggi, nel contesto di un’indagine che mira a ricostruire il contesto relazionale e le possibili complicità attorno ad Andrea Sempio. Un'indagine che coinvolge anche le cugine Cappa e altri amici del fratello di Chiara, con un nuovo screening sui DNA.
Il presunto legame tra la morte di Chiara Poggi ed i fatti del Santuario della Bozzola
Bertani, come dimostrano alcune immagini sui social, frequentava il Santuario della Bozzola. Un dettaglio che ha assunto rilevanza dopo lo scandalo del 2014, quando due uomini furono condannati per estorsione ai danni dell’ex rettore del santuario, don Gregorio Vitali, per fatti legati a incontri a sfondo sessuale. Proprio a partire da questo contesto, l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha suggerito una pista alternativa: Chiara Poggi avrebbe potuto scoprire qualcosa di scomodo e per questo essere stata uccisa da qualcuno intenzionato a metterla a tacere.
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