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Milano
Garlasco, Gip: Stasi unico colpevole. Sempio estraneo

Garlasco, Gip: Stasi unico colpevole. Sempio estraneo

Per il gip di Pavia Fabio Lambertucci, non ci sono dubbi: Alberto Stasi ha ucciso Chiara Poggi, come da sentenza definitiva, e Andrea Sempio, indicato come il possibile assassino alternativo nelle indagini difensive svolte dai legali dell'ex studente bocconiano, non ha nulla a che vedere col truce omicidio che spezzo' l'immobile quiete di Garlasco due giorni prima del Ferragosto 2007. Tre mesi dopo il deposito alla Procura Generale di Milano di un esposto firmato da Elisabetta Ligabo', la mamma di Alberto, in cui si ipotizzava la presenza del dna di Sempio sotto le unghie della vittima, il giudice di Pavia impone l''alt' a nuove ipotesi: "Se e' non condivisibile ma umanamente comprensibile l'intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l'esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario, nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare di fronte all'inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa di Stasi". I legali dell'allora fidanzato di Chiara, che sta scontando 16 anni nel carcere di Bollate dal dicembre 2015, non mollano. Gli avvocati Fabio Giarda e Giada Bocellari fanno sapere che presenteranno nelle prossime settimane un'istanza di revisione alla Corte d'Appello di Brescia nella quale confluiranno gli esiti di nuove indagini difensive svolte negli ultimi mesi. Non potranno invece opporsi all'archiviazione chiesta dal procuratore Mario Venditti e dal pm Giulia Pezzino per i quali la mamma di Alberto non puo' essere considerata persona offesa a differenza dei familiari di Chiara.

Ecci i punti sottolineati dal giudice:

INATTENDIBILE LA PERIZIA SUL DNA SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA
Per il gip "e' radicalmente priva di attendibilita' la consulenza tecnica sul materiale genetico offerta dai legali di Stasi". Questo perche' "pretende di confrontare i risultati nuovi" con quelli ottenuti dal genetista interpellato nel processo d'appello - bis, il professor Francesco De Stefano, il quale aveva concluso che il dna trovato sotto le unghie di Chiara fosse troppo degradato per giungere a conclusioni certe. "Tanto basterebbe per chiudere le indagini", chiosa il gip, aggiungendo tuttavia le considerazioni dei pm per i quali e' "verosimile" che il dna di Sempio, amico del fratello di Chiara e all'epoca appena maggiorenne, si trovasse sul corpo della vittima perche' "entrambi usavano un computer fisso in casa Poggi" per divertirsi coi videogiochi.

UN ALIBI CHE REGGE
Nessuna "incongruenza" nell'alibi del giovane commesso finito sotto indagine, come sostenuto dalla difesa di Stasi. Lo scontrino pagato alle 10 e 18 di quella mattina da Sempio per parcheggiare l'auto a Vigevano dimostra che non puo' avere ammazzato Chiara. E se l'ha conservato per un anno e due mesi, mostrandolo agli inquirenti la seconda volta che l'hanno sentito come teste nell'ottobre 2008, non e' elemento di sospetto ma frutto degli scrupoli della madre alla luce dell'"elevata probabilita' che lo chiamassero, in quanto amico della famiglia Poggi".

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