Milano
Garlasco, la conferma: non c'è il dna di Sempio sui resti della colazione. E metà dei campioni è illeggibile
Da 11 dei 21 campioni analizzati non è stato possibile ottenere alcun profilo genetico leggibile. Le indicazioni dai risultati parziali basati sui dati grezzi trasmessi ai genetisti

Garlasco, la conferma: non c'è il dna di Sempio sui resti della colazione. E metà dei campioni è illeggibile
Dai 21 campioni analizzati sui rifiuti sequestrati nella villetta di Garlasco subito dopo l’omicidio di Chiara Poggi, e oggi oggetto dell’incidente probatorio disposto dalla Procura di Pavia, sono emersi solo i profili genetici di Chiara e di Alberto Stasi, ma non quello di Andrea Sempio. È quanto confermano le prime analisi, ancora parziali e condotte dai consulenti nominati dalle parti: la difesa di Sempio, quella di Stasi – attualmente detenuto con una condanna a 16 anni – e i periti della famiglia Poggi.
Secondo quanto trapelato, da 11 dei 21 campioni analizzati non è stato possibile ottenere alcun profilo genetico leggibile. Altri 5 presentano tracce interpretabili, che secondo gli esami finora svolti riconducono comunque alla vittima. Il Dna di Chiara Poggi è stato individuato, in particolare, su due barattoli di Fruttolo, un piattino di plastica e un sacchetto della spazzatura. Su una cannuccia, invece, è stato isolato il profilo genetico di Alberto Stasi.
La comparazione ufficiale avverrà il 4 luglio
Si tratta, al momento, di risultati parziali, basati sui dati grezzi trasmessi ai genetisti dai periti nominati dal giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli. Il prossimo 4 luglio è previsto un nuovo incontro tra gli esperti per procedere alla comparazione ufficiale delle tracce genetiche con i tamponi repertati e conservati a basse temperature.