Milano
Garlasco, Lovati: “Sempio? Se avesse bisogno di me, lo riprenderei a braccia aperte”
L’ex legale di Andrea Sempio, oggi indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, è torna a parlare anche dei compensi ricevuti dalla famiglia: "Ho avuto quanto mi spettava"

Massimo Lovati
Garlasco, Lovati: “Sempio? Se avesse bisogno di me, lo riprenderei a braccia aperte”
“Se avesse bisogno di me, lo riprenderei a braccia aperte”. Con queste parole, l’avvocato Massimo Lovati è tornato a parlare del suo ex assistito Andrea Sempio durante la trasmissione Quarto Grado. Sempio, oggi indagato per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, era stato difeso da Lovati nelle fasi iniziali dell’indagine.
Nel corso dell’intervista, Lovati ha anche commentato la questione della consulenza del genetista Pasquale Linarello, poi trasmessa all’ex consulente dei Poggi, Luciano Garofano. “L’ho avuta dalla stampa, dagli organi di giornalismo, a mano, non via mail”, ha precisato l’avvocato, smentendo di averla ricevuta dalla polizia giudiziaria o dal procuratore Mario Venditti.
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"Mai avuto rapporti di richiesta di soldi con Sempio"
Lovati ha inoltre ribadito di essere stato pagato in contanti per il lavoro svolto. “Ho ricevuto quanto mi spettava dalla famiglia Sempio nel corso di otto mesi di attività professionale. Andavo a prendere la mia parte, il mio terzo, nello studio Soldani e non ho mai chiesto niente a Sempio, non ho mai avuto rapporti di richiesta di soldi con Sempio”, ha concluso.












