Milano
Religione, sangue e segreti: Garlasco e gli altri casi in cui la cronaca è un'ombra sulla Chiesa
La pista che collega la morte di Chiara Poggi ai misteri del Santuario della Bozzola riallaccia il filo rosso di oscuri precedenti italiani. Le morti di Emanuela Orlandi ed Elisa Claps, le vittime di satanismo o di fanatismo religioso

Religione, sangue e segreti: Garlasco e gli altri casi in cui la cronaca è un'ombra sulla Chiesa
Le nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi ed il conseguente clamore mediatico hanno portato alla ribalta piste che sinora non sono state battute ufficialmente (e dunque ancora tutte da verificare), come quella che conduce al Santuario della Madonna della Bozzola di Garlasco. Secondo Massimo Lovati, uno dei difensori di Andrea Sempio, Chiara Poggi potrebbe aver scoperto un segreto scomodo o compromettente legato proprio al santuario, e questo segreto potrebbe essere stato il movente del suo omicidio, ad opera di un sicario. La natura del "segreto" non è chiarita nei dettagli, ma si ipotizza possa avere connotazioni gravi, forse legate a scandali interni alla comunità religiosa o a dinamiche illecite. A supporto di questa ipotesi c'è inoltre il fatto che nel computer di Chiara sono state trovate ricerche relative al santuario effettuate pochi giorni prima del delitto, un dettaglio che potrebbe indicare un suo interesse o coinvolgimento in questioni legate a quel luogo.
Semplici suggestioni. Un "sogno" lo ha definito prudentemente lo stesso Lovati. Una ipotesi alternativa che si alimenta di altri dettagli: un mese dopo l'omicidio, il rettore del santuario, don Gregorio Vitali, lanciò un appello pubblico al killer affinché si costituisse. Cinque anni dopo, fu vittima di un ricatto a luci rosse da parte di due cittadini romeni. Ma sinora nulla ha legato questi episodi alla morte di Chiara Poggi. Così come ad oggi è solo da considerarsi un fatto incidentale la scelta di Alessandro Biasibetti di farsi frate. Biasibetti, 18enne nel 2007, apparteneva alla cerchia di amici di Marco Poggi, fratello della vittima, e di Andrea Sempio, attuale indagato. Ed è una delle persone ora chiamate a fornire un campione del proprio DNA, nell'ambito dell'ampliamento delle indagini che ora includono la cerchia di amici di Andrea Sempio.
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Nulla come detto oggi collega ufficialmente le vicende del Santuario della Madonna della Bozzola con la morte di Chiara Poggi. Ma il filo rosso del mistero porta anche per i fatti di Garlasco ad evocare un ruolo di ambienti legali alla Chiesa cattolica o al Vaticano. Come per diverse altre inquietanti vicende della cronaca italiana. Ripercorriamo alcune di queste storie.
Chiesa e misteri italiani: da Emanuela Orlandi a Elisa Claps
Tra le vicende più oscure e controverse vi sono senza dubbio la scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni sparita il 22 giugno 1983 a Roma e l'omicidio di Elisa Claps, ragazza di 16 anni, scomparsa il 12 settembre 1993 a Potenza. Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente della Santa Sede, fu vista per l’ultima volta nei pressi della scuola di musica che frequentava. Il suo caso è divenuto uno dei più oscuri e discussi nella storia italiana contemporanea, con implicazioni che hanno toccato ambienti vaticani, servizi segreti, criminalità organizzata (la Banda della Magliana) e ipotesi legate a reti di pedofilia e ricatti interni alla Chiesa. Nel tempo, si sono alternate numerose piste, mai confermate ufficialmente. La mancanza di un corpo, i depistaggi e il silenzio delle istituzioni coinvolte hanno alimentato un alone di mistero e sospetto.
Il corpo di Elisa Claps, invece, fu ritrovato 17 anni dopo, nel 2010, nascosto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità del centro cittadino. L’assassino, Danilo Restivo, era già sospettato da subito, ma le indagini vennero condotte con gravi omissioni e ritardi. Restivo, nel frattempo, si era trasferito in Inghilterra, dove fu arrestato nel 2010 per l’omicidio di un'altra donna, Heather Barnett. Il caso ha suscitato enorme scandalo per la protezione ricevuta dall’ambiente ecclesiastico locale, il silenzio di alcuni prelati, e il lungo tempo impiegato per trovare il corpo in un luogo sacro.
Il fanatismo religioso dietro la strage di Altavilla
Se i due casi raccontati precedenti hanno visto provato il ruolo a vario titolo di pezzi di chiesa cattolica, un altro filone è quello di contro sono ossessioni religiose se non proprio manifestazioni sataniste a costituire il contesto criminale.
In altre vicende, simbolismi sacri e fanatismi personali si sono trasformati in strumenti di violenza. Tra gli episodi più recenti, la strage di Altavilla Milicia nel 2024, dove un’intera famiglia è stata sterminata in un contesto di ossessioni religiose, e l’omicidio di Chiara Gualzetti nel 2021, uccisa da un coetaneo che parlava di una voce demoniaca interiore. Terribile l'episodio della neonata Maria Elena Politanò, uccisa nel 1994 a Reggio Calabria durante un presunto rito di esorcismo familiare. Vicende che rivelano come una fede deformata possa sfociare in crimini orribili.
I "Diavoli della Bassa modenese" e le "Bestie di Satana"
I casi dei "Diavoli della Bassa modenese" e delle "Bestie di Satana" rappresentano due delle vicende più inquietanti legate al satanismo in Italia. In modo indiretto, questi precedenti offrono un contesto utile per comprendere le suggestioni, i sospetti e le ipotesi più oscure che da anni circondano anche casi irrisolti come quello di Garlasco, dove alcuni elementi simbolici, dinamiche familiari e misteriose presenze in ambito religioso hanno contribuito a far parlare di possibili derive rituali o esoteriche.
I "Diavoli della Bassa modenese" furono un gruppo coinvolto in un presunto caso di satanismo e abusi rituali avvenuto tra gli anni '80 e '90 nella zona di Mirandola (provincia di Modena). L'inchiesta giudiziaria iniziò nel 1997 e portò all’arresto di diverse persone accusate di violenza sessuale su minori, maltrattamenti e omicidio, in un contesto che si pensava legato a rituali satanici. Le accuse si basavano in gran parte su testimonianze di bambini, raccolte tramite metodi poi ritenuti fortemente suggestivi e non attendibili. Col tempo, molti imputati furono assolti, e l’intera vicenda è oggi considerata un clamoroso errore giudiziario, paragonato ad altri casi di “panico satanico” in Europa e negli Stati Uniti.
Un gruppo satanico di cui furono invece provati i crimini sono le "Bestie di Satana", composto da giovani attivi tra il 1998 e il 2004, principalmente nella zona tra Milano e Varese. Il gruppo si ispirava al satanismo e alla musica metal estrema, ed è stato responsabile di almeno quattro omicidi, spesso eseguiti con modalità ritualistiche, oltre a suicidi sospetti e altri crimini. Il caso emerse dopo la confessione di uno dei membri, Andrea Volpe, che fece luce sulle dinamiche interne al gruppo e permise il rinvenimento dei corpi delle vittime. Le indagini rivelarono un contesto di manipolazione psicologica, droga, riti satanici e settarismo, culminati in omicidi efferati giustificati come “sacrifici”. Diversi membri del gruppo sono stati condannati all’ergastolo o a lunghe pene detentive.
Infine, impressiona ancora il caso di suor Maria Laura Mainetti, accoltellata 19 volte nel 2000 da tre adolescenti che definirono l’omicidio un “sacrificio a Satana”.