Milano
Garlasco, Stasi rischia la revoca della semilibertà: udienza l'1 luglio
C'è la data per la pronuncia sulla richiesta di revoca della semilibertà concessa ad Alberto Stasi. L'intervista alle Iene durante un permesso per motivi familiari. Ma per il direttore del carcere non ci fu alcuna infrazione

Alberto Stasi durante l'intervista alle Iene
Garlasco, Stasi rischia la revoca della semilibertà: udienza l'1 luglio
La Corte di Cassazione si pronuncerà il prossimo 1° luglio sulla richiesta di revoca della semilibertà concessa ad Alberto Stasi, unico condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. A chiederlo è stata la Procura Generale di Milano, che ha sollevato dubbi sulla legittimità del provvedimento firmato dal Tribunale di Sorveglianza, mettendo sotto accusa in particolare l’intervista che Stasi ha rilasciato al programma televisivo Le Iene nel marzo scorso.
Secondo la procura guidata da Francesca Nanni, quella partecipazione televisiva sarebbe avvenuta senza le dovute autorizzazioni, visto che il permesso concesso a Stasi dal carcere di Bollate per uscire temporaneamente riguardava motivi familiari, non certo un incontro con i giornalisti. Di qui la richiesta alla Suprema Corte di riesaminare la concessione della misura alternativa.
La questione era già emersa nell’udienza del 9 aprile davanti ai giudici della Sorveglianza, dove la sostituta procuratrice generale Valeria Marino aveva espresso parere contrario alla semilibertà, chiedendo di valutare attentamente le circostanze dell’intervista andata in onda il 30 marzo 2025. La Marino ha ribadito che, secondo la procura, si sarebbe trattato di un'iniziativa non autorizzata.
La comunicazione del direttore del carcere di Bollate: "Non ci sono state infrazioni"
Ma a smentire formalmente questa tesi è stato il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, in una nota inviata al Tribunale e alla magistrata di sorveglianza Maria Paola Caffarena. “Ad integrazione di quanto già inviato – scrive Leggieri – si specifica, qualora utile per la discussione relativa alla misura richiesta, che l’intervista che il detenuto ha rilasciato alla trasmissione TV Le Iene, andata in onda il 30.03.2025, è stata registrata durante il permesso premio del 22.03.2025 e non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni”.
Una precisazione che potrebbe rivelarsi decisiva nella valutazione della Cassazione. La decisione sarà depositata senza discussione in aula, ma il contenuto dell’intervista e la sua gestione rischiano comunque di pesare sull’iter della semilibertà, concessa a Stasi dopo oltre dieci anni di carcere per l’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco.
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