Milano
Garlasco, le trenta persone a cui potrebbe appartenere il dna di "Ignoto 3": ricerche estese ai conoscenti di Chiara Poggi
Nel corpo di Chiara Poggi una traccia maschile minima: la Procura cerca tra soccorritori, carabinieri e personale dell’obitorio. Nel frattempo si esaurisce il materiale utile all'analisi

Garlasco, riflettori accesi sulla nuova traccia genetica sulla garza usata durante l’autopsia di Chiara Poggi. Il profilo maschile potrebbe indicare una contaminazione. La Procura di Pavia valuta oltre 30 profili Dna per verificare se il cromosoma Y ignoto sia legato all’omicidio o frutto di errori nei rilievi. Intanto, si esaurisce il materiale utile all’analisi e il confronto slitta ad agosto
Garlasco, la traccia sulla garza e l'enigma dell’"ignoto 3"
Una traccia di Dna maschile, trovata sulla garza usata per raccogliere il materiale biologico dalla bocca di Chiara Poggi, potrebbe rappresentare un nuovo indizio nell’inchiesta sul delitto di Garlasco. Oppure, secondo molti consulenti, si tratterebbe solo di una contaminazione. La Procura di Pavia vuole ora passare al setaccio i profili genetici di una trentina di persone, tra cui carabinieri, soccorritori e personale delle pompe funebri, per accertare se il frammento appartenga a un “ignoto 3” o sia riconducibile a una presenza occasionale e involontaria.
Il profilo compatibile con l’assistente del medico legale
Gli accertamenti genetici, svolti dalla dottoressa Denise Albani su incarico del gip Daniela Garlaschelli, hanno isolato un profilo maschile con 22 marcatori sulla garza in tessuto. Il Dna è in parte sovrapponibile a quello di Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale Dario Ballardini che effettuò l’autopsia nel 2007. L'ex comandante del Ris, Luciano Garofano, consulente della difesa di Andrea Sempio, ha parlato di "un mix tra Ferrari e una persona sconosciuta", ritenendo l’origine del Dna come “una contaminazione precedente al prelievo”.
Un campione esiguo: meno di una cellula maschile
I dati parlano chiaro: circa 4 picogrammi di Dna maschile, contro i 40.000 della vittima. Un valore giudicato minimo, inferiore a una cellula intera. La genetista Albani ha già terminato il materiale disponibile sulla garza e ha comunicato ai consulenti che, in caso di necessità, si potrà proseguire solo su “carta”, ossia con valutazioni teoriche. La scelta di utilizzare una garza al posto di un tampone sterile solleva ulteriori dubbi metodologici, aggravati dallo stato di conservazione degli strumenti usati nell’autopsia e dalla possibilità che il tessuto fosse non sterile.
Tamponi nella cerchia di conoscenze di Chiara Poggi e del fratello
La ricerca tramite tamponi riguarderà anche le conoscenze di Chiara Poggi e quelle del fratello e del suo amico Andrea Sempio. Il compito di trovare il titolare del cromosoma Y isolato nel corso dell'incidente probatorio su due campioni, uno dei quali misto con con le tracce dell'infermiere che lavorò in sala autoptica e da lui lasciate pure su un terzo campione, tocca ai pm e ai carabinieri. I quali non preleveranno, da quanto si apprende, tamponi a 'tappeto' come era accaduto nel caso di Yara Gambirasio: si dovrebbero concentrare sui tecnici intervenuti nell'immediatezza della morte della ragazza ed anche su chi faceva parte del suo giro ristretto di amicizie. A ciò si aggiungono, nell'ottica dell'ipotesi dei pm, i compagni di liceo di Sempio e i suoi amici e gli amici di Marco Poggi. Non si esclude quanti in un modo o nell'altro hanno frequentato la villetta di via Pascoli.
Nessuna prova contro Sempio, resta il vuoto investigativo
Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso, non risulta presente in nessuno dei campioni finora analizzati: né nei tamponi, né sulle 60 impronte raccolte, né tra gli oggetti della villetta di via Pascoli. L’incidente probatorio, cominciato il 17 giugno, ha evidenziato che nella bocca di Chiara non c'erano segni di difesa compatibili con un morso, smentendo l’ipotesi che l’assassino abbia infilato una mano tra le labbra della vittima. Secondo l’autopsia firmata da Ballardini, “la mucosa era integra con scarso sangue”.
Appuntamento ad agosto: focus sulle unghie di Chiara
Dopo la sospensione estiva, il caso riprenderà ad agosto con un focus sulle ultime due tracce maschili individuate sui frammenti delle unghie di Chiara Poggi. La genetista Albani ha annunciato una sessione conclusiva di confronto tra le parti per discutere i risultati complessivi.
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