Gaza, Capelli (Pd Milano) serra le fila dei suoi: “Fondamentale che tutto il partito voti l'odg" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 07:57

Gaza, Capelli (Pd Milano) serra le fila dei suoi: “Fondamentale che tutto il partito voti l'odg"

Il segretario dem milanese Alessandro Capelli invita il partito a votare unito per il nuovo odg sul gemellaggio con Gaza dopo le divisioni nella seduta di lunedì

di Federico Ughi

Gaza, Capelli (Pd Milano) avverte i suoi: “Fondamentale che tutto il partito voti l'odg"

“Tramutare il dolore e la rabbia che abbiamo sentito in questi mesi in speranza è il dovere cui siamo chiamati. Per questo sono convinto che sarà fondamentale che tutto il Pd voti compattamente l’ordine del giorno con cui aprire canali nuovi verso Gaza”, ha dichiarato Alessandro Capelli, segretario del Pd di Milano, commentando le tensioni politiche dentro e fuori Palazzo Marino dopo la bocciatura della mozione a firma del consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, che chiedeva di interrompere il gemellaggio con Tel Aviv.

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Le ragioni della divisione in Consiglio sulla mozione di Monguzzi

Capelli ha spiegato di aver chiesto a Monguzzi di rinviare il voto, ma il proponente “ha deciso di andare avanti, sapendo che non avrebbe avuto i voti”. Il Pd, ricorda, aveva sostenuto la mozione nella scorsa settimana, prima della caduta del numero legale in aula, ma “quel testo era stato scritto prima degli accordi e soprattutto sarebbe stato votato ieri (lunedì, ndr), nel giorno della firma della tregua e del ritorno a casa di migliaia di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani. Proprio nel giorno in cui tutto il mondo guardava sorridere perfino Gaza, dopo anni”.

Il segretario dem annuncia che il Pd ha depositato un nuovo ordine del giorno, che sarà discusso e votato lunedì 20 ottobre. Il testo prevede l’apertura di un gemellaggio con Gaza City, un piano idrico per garantire acqua potabile nella Striscia sostenuto da MM (società partecipata del Comune di Milano) e la condanna dell’attacco piratesco alla Flotilla.

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“Gemellaggio con Tel Aviv vincolato alla tregua”

Nel documento, il Pd ha inoltre scritto che il gemellaggio con Tel Aviv sarà “vincolato al mantenimento della tregua e alla costruzione della pace”, prevedendo la sospensione del patto qualora Israele dovesse violare la tregua o proseguire con “le politiche disumane di questi anni”.

“Sappiamo che quella che si chiama pace non sarà tale senza protagonismo e autogoverno palestinese, senza rispetto del diritto internazionale e giustizia sociale, e perfino senza una memoria condivisa di questi anni e senza le condanne ai crimini di guerra di uno sterminio”, ha aggiunto Capelli, concludendo con un monito: “Sappiamo quanto questa tregua sia appesa a un filo, perché anche oggi palestinesi sono stati ammazzati”.

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