Gelmini: "Centrodestra, a breve il candidato: non ci facciamo dettare i tempi" - Affaritaliani.it

Milano

Gelmini: "Centrodestra, a breve il candidato: non ci facciamo dettare i tempi"

"A breve avremo il nostro candidato. Non ci facciamo dettare i tempi dal centrosinistra: non si tratta di avere il candidato per primi ma il migliore. Berlusconi, Salvini e Meloni si stanno sentendo e faranno la scelta piu' adatta". Lo ha detto la coordinatrice regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini, a margine di una conferenza stampa del partito sulla citta' metropolitana, riguardo al candidato sindaco per il centrodestra. Riguardo alla disponibilita' di imprenditori per la candidatura "dopo l'esperienza del presidente Berlusconi non c'e' la fila di imprenditori a scendere in campo", ha detto Gelmini "e abbiamo bisogno di una persona non solo con competenze manageriali ma capace di ascoltare, e non di discutere di tutto tranne che dei veri temi che riguardano la citta'. Tutto il centrodestra sta costruendo un programma serio e presentera' una persona altrettanto seria in grado di guidare Milano".  Una battuta anche su Sala: "Mi domando solo cosa sarebbe accaduto se, invece che il candidato alle primarie del centrosinistra, si fosse trattato del candidato del centrodestra".

Lo stesso Salvini ha espresso ieri ottimismo sui tempi. "Presto" il centrodestra avrà un candidato per le prossime elezioni comunali a Milano. "Noi fortunatamente sia su Milano che su Roma abbiamo piu' di una persona a disposizione".

"CHIAREZZA SU CITTA' METROPOLITANA" - "Chi si candida a sindaco di Milano deve dire parole chiare sulla citta' metropolitana". E' la richiesta che presenta Forza Italia per le amministrative milanesi. A spiegarla, oggi a palazzo Isimbardi, la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, il capogruppo in consiglio metropolitano Armando Vagliati, il consigliere metropolitano Alberto Villa e l'assessore regionale Giulio Gallera. "Ci domandiamo come mai - ha detto Gelmini - un tema tanto sbandierato dal governo come la riforma Delrio oggi sia scomparso dal dibattito delle primarie. La risposta e' semplice: per Renzi e anche per Pisapia i nodi vengono al pettine e parlarne significa mettere il dito nella piaga", perche' "le province sono ancora li' e si fatica a mantenere i servizi. Una riforma finta" per la citta' metropolitana "poi coperta con un salasso fiscale: non solo Pisapia lascia oltre 700 milioni di nuove tasse, ma per finanziare la citta' metropolitana ne pensa di nuove, tasse sul turismo con una addizionale sui biglietti aerei o nuove addizionali Irpef. Le differenze fra centrodestra e centrosinistra ci sono eccome, e si vedono fra la Regione, che cerca di venire incontro ai nuovi bisogni, e il giochetto del centrosinistra dell'aumento della pressione fiscale".

Per Vagliati "alle prossime elezioni i milanesi capiranno e sapranno scegliere, si accorgeranno che il programma che il centrosinistra sta presentando e' la fotocopia di quello di Pisapia di cinque anni fa e che non ha saputo realizzare. E per la citta' metropolitana, dov'e' stata l'attenzione di Pisapia? Sul problema dell'inquinamento, a dicembre, ha forse fatto una riunione dei sindaci? Ha mai coinvolto l'area vasta? E allora la citta' metropolitana a cosa serve?". Da Vagliati anche una contestazione sull'uso delle risorse: "si chiude il Cam, perche' mancano, ma si trovano per restaurare un cinema di nicchia per la sinistra chic come l'Orchidea, che non trovera' sostenibilita' economica". Per Villa "le elezioni di giugno sono una sfida importante non solo per Milano ma per tutti i cittadini della citta' metropolitana. La riduzione del personale a macchia di leopardo sta creando gravissimi problemi, soprattutto sulla manutenzione, e il Piano strategico e' un bellissimo libro idee ma con un problema di fondo: la legge di stabilita' ci impone di pensare solo alla prospettiva di un anno, e non triennale. Non vogliamo vivere alla giornata nel silenzio di Pisapia e Pd, senza una visione ampia e di lungo periodo".

Per Gallera "nel centrosinistra si assiste solo a schermaglie politiche, ma non fanno nulla di utile: si e' creato un problema gravissimo di controllo del territorio, soprattutto per i reati ambientali, e' aperto il tema delle zone omogenee, Vigevano ha chiesto di entrare nella citta' metropolitana e dopo sei mesi ancora la citta' metropolitana non ha espresso un parere. Non puo' pensare di governare domani la citta' metropolitana in continuita' con chi la governa oggi se non si presenta ai tavoli, non va dal premier a chiedere cio' che e' necessario e non compie atti concreti".








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