Milano
“Hanno messo nel mirino i pontieri”. Uggetti uomo di raccordo Bersani-Renzi
Uggetti è anche uno dei “pontieri”
L’uomo di Guerini. La descrizione di Simone Uggetti è questa. In consiglio regionale lombardo, mentre si attende l’arrivo di Mario Mantovani (che forse arriva, forse no, forse il capogruppo Claudio Pedrazzini l’ha convinto a non scendere per non danneggiare gli azzurri in campagna elettorale), la notizia passa di telefonino in telefonino. Gira un foglietto con su l’agenzia. Hanno arrestato il sindaco di Lodi. Hanno arrestato l’uomo di Guerini. E adesso? Adesso cominciano i casini. Perché Uggetti è vicinissimo non solo a Guerini, che a Lodi ha il suo feudo non solo elettorale ma politico, che fa e disfa a suo piacimento. Uggetti è anche uno dei “pontieri”. Di coloro i quali lavorarono durissimo per Guerini (Uggetti è stato assessore di Guerini) ma che sostennero Bersani per poi farsi pontieri tra i due mondi. Oggi Alessandro Alfieri, il segretario regionale del Pd prende informazioni. A un certo punto letteralmente evapora dal foyer affollatissimo in attesa di Mantovani. “Operazione politica”, mormora qualcuno, peraltro di destra. Più esplicita la descrizione di chi è di sinistra. “I magistrati non hanno solo voluto colpire i politici, o i renziani, ma i pontieri. Qui l’obiettivo è la corrente, il cuore del potere”. E spuntano dettagli, con la vicinanza di Uggetti in particolare al ministro dell’Agricoltura, il bergamasco Maurizio Martina. Lo schiaffo c’è ed è forte.
@FabioAMassa
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