“Ho ucciso mamma e papà”: lo confessa in ospedale a Milano, era ricercato in tutta Europa - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 08:08

“Ho ucciso mamma e papà”: lo confessa in ospedale a Milano, era ricercato in tutta Europa

Durante un colloquio psichiatrico al Niguarda un 29enne portoghese confessa un'aggressione: arrestato su mandato europeo

di Giorgio d'Enrico

Luis Carlos Henriques Ferreira, 29 anni, ha confessato in ospedale a Milano di aver ucciso i genitori. In realtà li aveva accoltellati e feriti gravemente un mese prima in Portogallo. Grazie allo scambio tra polizia italiana e autorità lusitane, è stato arrestato per tentato omicidio.

“Ho ucciso mamma e papà”: lo confessa in ospedale a Milano, era ricercato in tutta Europa

Era ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano quando ha pronunciato la frase che ha fatto scattare l’allarme: “Ho ucciso i miei genitori”. Si tratta di Luis Carlos Henriques Ferreira, 29enne portoghese, fermato grazie a un mandato d’arresto europeo. La sua confessione, fatta durante un colloquio con gli psichiatri, ha dato il via a indagini incrociate tra Italia e Portogallo.

I fatti: l’aggressione a Vizela

L’aggressione risale al 27 giugno scorso, nella cittadina di Vizela, nel nord del Portogallo. Ferreira ha accoltellato i genitori – di 54 e 56 anni – all’interno del loro appartamento, lasciandoli gravemente feriti. Poi è fuggito senza lasciare tracce. Le autorità portoghesi avevano avviato le ricerche a livello nazionale ed europeo.

Il ricovero a Milano e il silenzio iniziale

Il 9 luglio, Ferreira viene intercettato a Milano e ricoverato al Fatebenefratelli. Ai medici racconta vagamente di essere arrivato in Italia per cercare lavoro e di aver avuto una vita difficile in famiglia, ma non accenna mai all'aggressione. Nulla, in quel momento, suggeriva il suo legame con l'attacco in Portogallo.

Scattano le manette al Niguarda

È solo il 23 luglio, durante il ricovero psichiatrico al Niguarda, che l’uomo confessa. La polizia del commissariato Greco-Turro viene allertata dai medici, e dopo un confronto con le autorità lusitane emerge la verità. Il mandato d’arresto europeo, emesso da Lisbona il 25 luglio, viene eseguito il 5 agosto: Ferreira si trovava ancora in ospedale.

Luis Carlos Henriques Ferreira è accusato di duplice tentato omicidio aggravato e lesioni personali volontarie. Il suo destino ora è nelle mani della Corte d’Appello, che dovrà decidere sull’estradizione in Portogallo. Intanto, l’uomo resta sotto custodia in Italia, in attesa del procedimento.

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