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"I nomi della rosa": storia semiseria di una selezione manageriale

"I nomi della rosa": storia semiseria di una selezione manageriale

B. è una HH (head hunter = cacciatrice di teste), M. una HRD (= human resources director, direttore risorse umane, anticamente “capo del personale”). Quando un'azienda (di solito di dimensioni almeno medio-grandi) ha bisogno di una nuova “risorsa”, il Ceo (= chief executive officer, cioè l'amministratore delegato) incarica l'HRD che contatta una società di HH che dovrà selezionare una “rosa” di candidati da presentare al committente per la scelta finale. Sembra un processo lineare (“io ti chiedo di andare a pescare e tu mi porti il pesce”) ma non lo è.

È un processo complesso con una serie di varianti (economiche, organizzative, tecniche, relazionali, psicologiche ecc.) che si incrociano tra loro determinando situazioni spesso imprevedibili. Non sempre gli incarichi vanno a buon fine e non sono rari i casi di selezioni culminate in assunzioni che poi si rivelano fallimentari. È un mondo strano, sconosciuto ai più, spesso agli stessi manager al di fuori della direzione HR. Un mondo fatto di linguaggi, gerghi, procedure, tecniche del tutto peculiari, in gran parte misteriose al “resto del mondo”, che si muove per circuiti riservati basati sulla discrezione (avete mai visto società di Head Hunting fare pubblicità tradizionale? No).

Adesso provano a raccontarci questo mondo segreto due addette ai lavori milanesi: Barbara Busetto (HH) e Marta Signore (HRD) in un libro dal titolo “I nomi della rosa” e dal sottotitolo “Storia semiseria di una selezione”, pubblicato da Mind Edizioni. Un libro con una trama, anzi con più trame che si intrecciano tra loro, e insieme momenti di riflessione e approfondimento professionale.

"I nomi della rosa": così funzionano le selezioni manageriali

Imparare divertendosi, potremmo dire. La storia (la ricerca di un direttore commerciale complicata da eventi inattesi e colpi di scena) è raccontata con ironia e presenta situazioni – tra il serio e il comico – che invitano ad arrivare alla fine per scoprire l'enigma di questo “giallo” aziendale; e nel frattempo il lettore acquisisce informazioni sul funzionamento delle selezioni, traendo utili spunti su come comportarsi ma anche e soprattutto su come NON comportarsi nel caso fosse candidato a una posizione manageriale. Un testo sorprendente, fresco, a metà fra il manuale pratico e il romanzo aziendale. Utilissimo alla fine il glossario dei termini (quasi tutti inglesi, of course) usati nel settore.

Le autrici lo presentano a Milano prima mercoledì 18 gennaio alle 18 allo Swiss Center di Via Palestro 2, per un pubblico di manager, e successivamente, l'8 febbraio alle 17, nella sede milanese  dell'Università Giustino Fortunato, in Galleria del Corso 2, per un pubblico di studenti.

Per informazioni: frfedericoriva@gmail.com

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barbara busettocacciatore di testehead huntermarta signoremind edizionirisorse umaneselezione manageriale







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