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Idn, Buffagni (M5S): "Sì a infrastrutture sostenibili. Non come i Navigli..."
Italia Direzione Nord

Idn: "Politica industriale ed energetica per l'Italia", con Buffagni, A2A, Terna

Innovazione e immobilismo, la tensione tra la spinta allo sviluppo e il freno a mano, questi i temi che hanno riscaldato la discussione del primo incontro della giornata di “IDN 2018. Persone che hanno qualcosa da dire”. Il pomeriggio si apre con un secondo appuntamento non meno intenso.

L’incontro “Una politica industriale e energetica per l’Italia” vede il confronto tra Stefano Buffagni, sottosegretario all’Autonomia e agli Affari regionali, Marco Alverà, ad SNAM, Valerio Camerano, ad A2A, Arrigo Giana, Presidente AGENS, Confindustria Trasporti,  Luigi Ferraris, ad TERNA.

Buffagni: "Infrastrutture? Sì, se sostenibili..."

Stefano Buffagni, sottosegretario all’Autonomia e agli Affari regionali dei Cinque Stelle, stimolato sulla polemica a distanza con il governatore di Regione Lombardia sugli inceneritori: "Non entro in polemica, ma chiedo a Fontana se gli operatori del territorio sarebbero pronti ad esempio a rinunciare agli introiti economici legati ai rifiuti che giungono da altre Regioni? E ad ogni modo, in Lombardia abbiamo 13 inceneritori ma di roghi tossici ne abbiamo comunque, questo vuol dire che c'è un problema che si presenta ovunque. Certo il modello cui tendere resta quello veneto e lombardo, ma l'attuale non si smonta domani, serve una visione di medio-lungo periodo, con tempi e prospettiva si tratta di un percorso sostenibile, permettendo alle imprese nel contempo di rimodularsi. E' poi bene intervenire sulla mobilità, ma qualcosa deve essere fatto anche per tutti quegli edifici che sono alimentati a cherosene e che costituiscono un problema. Ci dipingono in contrapposizione alla Lega come quelli che non vogliono le infrastrutture. Ma noi Cinque Stelle semplicemente vogliamo le infrastrutture sostenibili, non ad esempio capolinea delle metropolitane che arrivano in centri commerciali chiusi, a un chilometro da tutto. Un altro grande tema è quello di un codice degli appalti che ha ingessato il Paese, è tutto fermo ed è un problema serio. Su questo dobbiamo dare uno shock e accelerare".

"Se i treni non funzionano è colpa delle scelte di Trenord e Fnm"

"Se oggi i treni non funzionano e' perche' Trenord ed Fnm hanno deciso di comprare gli autobus in Veneto forse per aiutare chi governa in Veneto". Cosi' il sottosegretario all'autonomie regionali, Stefano Buffagni, parlando dei disagi sui treni regionali lombardi. "Se per anni si e' deciso di fare utili e non investire soldi e sono stati annunciati in campagna elettorale treni che non ci sono, i disagi per i pendolari si vedono oggi". E parte della responsabilita' e' ravvisata da Buffagni nella decisione di "comprare autobus in Veneto". Fra gli esempi che dicono quanto parte della linea lombarda sia obsoleta Buffagni ha ricordato che "la linea Milano-Cremona va ancora a gasolio".

"Navigli aperti? Non condivido affatto l'idea"

"Concludo - prosegue Buffagni -  con un invito a remare tutti dalla stessa parte. Io stesso con il sindaco di Milano Beppe Sala mi ritrovo a discutere su determinati temi. Sono ad esempio d'accordo per il project financing della metropolitana, non condivido invece affatto l'idea della riapertura dei Navigli". La sostenibilità è tema caro a questo governo? "Le risorse le stiamo mettendo a disposizione, abbiamo sbloccato un miliardo di residui attivi per i Comuni. Poi c'è anche il tema delle richieste specifiche che giungono dagli enti locali e quindi il tema delle priorità dche gli amministratori locali si danno. Così anche sui trasporti"

Camerano: "Economia circolare, differenze tra Nord e Sud da colmare"

Così Valerio Camerano, Ad di A2A: "Il Paese ha bisogno di ulteriori infrastrutture, ma investire nel mercato energetico richiede una politica ben programmata e condivisa. Una strategia nazionale c'è già e immagino che il nuovo Governo vorrà rinforzarlo, proseguendo sulle linee guida della decarbonizzazione, della minore dipendenza dalll'estero, della maggiore produzione di carattere rinnovabile. Ma serve anche la semplificazione. Ha senso una politica energetica regionale oggi? Il coinvolgimento dei soggetti locali a mio avviso resta coerente con le politiche energetiche del Paese. Ma certo sarebbe strano se ogni Regione avesse poi propri approcci normativi autonomi. Sull'ambiente si faccia un discorso oggettivo: al Nord ad esempio la differenziata raggiunge il 68%, in certe aree del sud è ferma al 20%, ci sono differenze da colmare e che noi incoraggiamo a colmare. Ma servono investimenti, con impianti di rigenerazione della materia, seguendo direttive europee. La Lombardia è un modello avanzatissimo di economia circolare, in quattro anni abbiamo recuperato un miliardo di bottiglie di vetro ed è leader assoluta. La termovalorizzazione serve? Lo dimostra il fatto che nessuno si pone obiettivo di chiudere tali impianti, ma sono d'accordo che sul lungo periodo si debba andare oltre".

Ferraris: "Pianificazione e semplificazione. E dialogo con le comunità locali"

Luigi Ferraris, ad di Terna: "Abbiamo bisogno di certezza nelle tempistiche di realizzazione delle strutture e delle reti, pianificando con gli altri attori. Il clima incide in modo diverso rispetto al passato per sopportare traumi come quelli che abbiamo visto recentemente. Questo vuole dire maggiore complessità, quindi serve una attenta pianificazione e ben venga una cabina di regia istituzionale anche per la semplificazione. Dei dodici anni che ci vogliono mediamente per realizzare un elettrodotto, dieci vanno via per procedure normative, è evidente come sia importante accorciare i tempi. Fondamentale anche il dialogo con le comunità locali, i progetti vanno discussi sin da subito per evitare l'effetto Nimby".

Alverà: "Nel 2050 Co2 azzerata, ma ad oggi impossibile immaginarsi senza gas"

Marco Alverà: ad di Snam: "Snam è di gran lunga la rete più estesa, dopo la russa Gasprom, la nostra è la seconda per chilometraggio, con reti in Francia, in Austria, presto anche in Grecia. L'Italia è il Paese più interconnesso al mondo, con gasdotti dalla Norvegia, dalla Libia e presto anche dall'Azerbajan. La vera sfida è capire cosa succede in Europa. C'è grande domanda di gas, ma la produzione europea è in declino. L'obiettivo è ridurre il costo dell'energia. In Usa il gas costa 3 dollari, in Italia ed Europa 9 dollari. L'unica risposta è sviluppare maggiori infrastrutture per abbassare il costo dell'energia. Con l'obiettivo ambizioso che si è data l'Europa di arrivare ad azzerare entro il 2050 la Co2, obiettivo che speriamo sia raggiunto. Ma ad oggi resta difficile immaginare un futuro senza gas".

Giana: "Atm, 250 bus elettrici, bando da un miliardo e 200 milioni l'anno prossimo"

Arrigo Giana, presidente Agens e direttore generale di Atm: "Il trasporto pubblico è il sistema più efficente e che meglio ottimizza il consumo e l'utilizzo di energia, anche se c'è una vetustà complessiva dei parchi mezzi, anche nelle città italiane più evolute. Sino al 70% della nostra produzione come Atm è elettrica e puntiamo alla sostituzione completa nel 2030. Stiamo avviando ora un investimento da un miliardo e 200 milioni,  con una gara che sarà indetta l'anno prossimo. Se ad oggi abbiamo 25 mezzi elettrici, puntiamo ad averne 250 nuovi con questo bando. Questo ha dei costi: un singolo bus elettrico costa 580mila euro, il doppio di uno a combustibile. E' una spesa sostenibile se si guarda al ciclo globale di vita, a fronte di un ingente investimento di partenza. Questo significa che un intervento pubblico è necessario, se si considerano questi ambiti una priorità. Ma a cambiare è tutto il modello industriale di gestione".

A seguire il dibattito su integrazione e accoglienza, “Dentro e fuori i diritti e i doveri”. In questo appuntamento il confronto vedrà due fazioni contrapposte. Da un lato infatti ci saranno Sara Casanova,  sindaco di Lodi, e Pietro Foroni, assessore Territorio Regione Lombardia, dall’altro Pierfrancesco Majorino, assessore Welfare Comune Milano, Nguimfack Sandrine Temgoua di Insieme senza muri, e don Virginio Colmegna della Casa della Carità

“Gli Italiani e l’Europa. Svegliatevi Italici!” alle 17.30 invece sarà l’occasione per presentare i dati della Ricerca di Mercurio Misura su cosa pensano gli italiani dell’Europa. Saranno proiettati i risultati del sondaggio sul consenso e sulla potenzialità dei partiti (a cura di Lattanzio Kibs). Tra gli altri interveranno Pietro Bassetti, presidente di Globus et Locus, e Stefano Clima.

La discussione che concluderà il pomeriggio e anche la due giorni di IDN 2018 sarà “L’Europa a partire da Milano. La sfida del futuro oggi”. Il panel, moderato da Fabio Massa, giornalista e responsabile Affaritaliani.it Milano, vedrà sul palco Beppe Sala, sindaco di Milano, e Dario Violi, consigliere Regionale M5S. lle ore 15.00, largo al dibattito sul futuro dell’economia italiana con la tavola rotonda “Una politica industriale ed energetica per l’Italia” con Stefano Buffagni, sottosegretario all'Autonomia, Marco Alverà, Ad di Snam, Valerio Camerano, Ad di A2A, Arrigo Giana, presidente di AGENS (Confindustria trasporti) e Luigi Ferraris, Ad di Terna.

Ore 16.30, si parlerà di integrazione un dibattito sul tema “Dentro e fuori i diritti e i doveri” al quale interverranno, Sara Casanova, sindaco di Lodi, Pietro Foroni, assessore al Territorio di Regione Lombardia, Don Virginio Colmegna, Casa della Carità, Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare del Comune di Milano, Sandrine Temgoua, Insieme senza muri, moderati da Paola Bacchiddu.

Alle ore 17.00, sarà presentata una ricerca realizzata per “IDN18” dall’istituto di ricerca Mercurio Misura sul rapporto tra gli italiani e l’Europa. Che cosa pensano gli italiani dell’Unione europea? Ci credono ancora? Come la vorrebbero? Chi voteranno alle prossime elezioni? La presentazione sarà accompagnata da uno speech di Piero Bassetti.

Per l’evento di chiusura alle ore 18.00, è previsto l’intervento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una tavola rotonda sul tema “L’Europa a partire da Milano. La sfida del futuro oggi”, con Dario Violi, consigliere regionale del M5S. 

Ieri grande protagonista è stato il vicepremier Matteo Salvini, che ha preso parte all'evento inaugurale dedicato ai rapporti con l'Europa- QUI il link.

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