Milano
Il boss Graviano: "A Milano una copertura favolosa, facevo una vita normale"
Le intercettazioni in carcere del boss delle stragi Giuseppe Graviano, che parla dei suoi anni milanesi: l'arresto per un incontro con il papà di un calciatore
Stanno facendo molto rumore anche a Milano le parole di Giuseppe Graviano, il boss delle stragi che si sarebbe confidato con il compagno dell'ora d'aria, il camorrista Umberto Adinolfi, non sapendo di essere intercettato. Parole nelle quali, come riporta Repubblica, Graviano parla dei suoi anni milanesi prima dell'arresto del 1994. E dice: "A Milano facevo una vita normale, non mi aspettavo l’arresto, ero circondato da una copertura favolosa. Com’ero combinato io… solo solo il Signore… lo bacio. Mi sono spiegato?”. Emergono invece da alcune intercettazoni disposte dai pm Di Matteo, Tartaglia, Del Bene e Teresi nell’ambito dell’inchiesta bis “Trattativa Stato-mafia” alcuni dettagli relativi ad un amico palermitano, Giuseppe D'Agostino, il cui figlio Giacomo doveva sostenere un provino al Milan proprio grazie all'interessamento di Graviano presso Dell'Utri. Ed è stato proprio il pedinamento a sorpresa di D'Agostino in viaggio a Milano per incontrare Graviano che consente ai carabinieri di agguantare il boss. Che proprio non se lo aspettava: "Io non me lo immaginavo mai al mondo che mi arrestavano", ripete al suo compagno di carcere.