Milano
Il circo di Garlasco è pagato dal dolore della famiglia Poggi
Indagini fatte male e reperti buttati per poi riaprire tutto dopo tre gradi di giudizio: solo in Italia può accadere una cosa simile. C'è chi ci guadagnerà. Sulla pelle della famiglia Poggi. Il commento

Caso Garlasco: giornalisti davanti al tribunale di Pavia
Il circo di Garlasco è pagato dal dolore della famiglia Poggi
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L'ho già scritto e detto ieri, lo ripeto oggi. Perché il senso di disgusto mi sta inghiottendo. Garlasco, ancora Garlasco. C'è pure Corona che spara cose, e quindi il circo è al completo. C'è il supertestimone che dice cose. C'è il villain, il cattivo del film, questo Sempio. E poi c'è la realtà. Indagini condotte oltre 15 anni fa, e condotte pure molto male. Tre gradi di giudizio tre. Una famiglia che vorrebbe essere lasciata in pace con la verità giudiziaria che loro conoscono meglio di tutti proprio perché hanno letto e seguito letteralmente tutto. C'è l'impronta, ci sono gli scoop giornalistici. Non ci sono più il pigiama, la bicicletta, la tastiera del pc. Li hanno smaltiti nel 2022.
Indagini fatte male e reperti buttati per poi riaprire tutto: solo in Italia...
Ma quale Paese normale fa indagini male, poi butta i reperti, e poi dopo qualche anno decide di riaprire tutto? E quanto queste nuove indagini reggeranno un processo che è comunque un processo, dove ci sono le difese che smontano, creano dubbi, fanno insomma il loro lavoro? Io non sono innocentista o colpevolista con Stasi, mi limito ad osservare il degrado di questo Paese dove non si riesce ad affrontare con una serietà estrema neppure la cosa che è più di tutte delicata: la privazione della libertà e il bisogno di ottenere giustizia. Il mio pensiero oggi va solo al papà Poggi, obbligato a rivivere tutto, come una tortura che è sempre presente ma che si fa più arroventata, dopo tutti questi anni. Chi ci guadagnerà, sfruttando l'attenzione morbosa, saranno media, influencer, avvocati alla ribalta e pochi altri. Ma tutto questo lo pagherà il dolore della famiglia. Mi assale la vergogna di essere italiano.