Milano
Il patto del pergolato Da Berti: Alfieri-Guerini-Gori, comincia la corsa
Il patto del pergolato Da Berti: Alfieri-Guerini-Gori, comincia la corsa
In vista delle difficili (per il centro sinistra) elezioni regionali in Lombardia sembra arrivato il tempo del "patto del pergolato" tra Alfieri, Guerini e Gori. Secondo quanto scrive oggi il Foglio i tre, il primo segretario regionale, il secondo ex vicesegretario nazionale e il terzo possibile candidato a sfidare Roberto Maroni e attuale sindaco di Bergamo si sono visti Da Berti vicino il palazzo della Regione, dove da sempre si mangia e si fa politica, "bipartisan, davanti al piatto di stagione".
"Le portate sono segrete. Il tema - sempre secondo quanto scrive il Foglio - mica troppo: secondo quanto risulta al Foglio, i tre hanno parlato di come iniziare la campagna elettorale per la scalata (durissima, durissima) del Palazzo della Regione, che incombe là a cinquanta metri, sopra il pergolato, ma che oggi come oggi pare irraggiungibile". Anche perché - scrive sempre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa - "il percorso è quantomai tortuoso. Primo scoglio: le primarie. Richieste a gran voce dai cattolici, con il consigliere regionale Fabio Pizzul e l'assessore comunale Marco Granelli che mobilitano il mondo cattolico per spingere Alfieri a dare il via alla competizione. Tuttavia sembrano inutili a una parte del partito, le primarie. Tanto più che Pisapia ha già detto pubblicamente che Gori gli piace, eccome".
"Il problema non è il gradimento su Gori - spiega al Foglio Fabio Pizzul (che per inciso è stato il più votato a Milano, l'ultima volta) - Il problema è vincere le elezioni. E per vincere le elezioni bisogna allargare su diverse realtà lombarde che sono fuori dai partiti, senza le quali la partita diventa difficilissima. Maroni è forte: per batterlo meglio fare prima le primarie piuttosto che partire con una campagna elettorale già puntata verso le elezioni".