Milano
Islam, De Corato: "Chiudere moschee". Majorino: "Idiozia"

“Al primo posto c’è la sicurezza, dobbiamo proteggere i cittadini. E’ una scelta che ha fatto addirittura la Tunisia, Paese islamico, che dopo il tragico atto terroristico che ha colpito Sousse, ha deciso di chiudere 80 moschee. Lo possono fare loro e non noi?" Questa la domanda che si pone Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione, commentando la proposta avanzata da Roberto Maroni di far chiudere le moschee per ragioni di sicurezza. De Corato prosegue: "Caim e Associazione del Bangladesh si scandalizzano per la chiusura del centro abusivo di via Cavalcanti ma quella moschea non poteva stare lì, avevo denunciato la situazione già nel dicembre scorso, presentando anche una interrogazione in Comune. La moschea si trovava in un seminterrato adibito a magazzino, per cui senza agibilità, e i residenti avevano più volte denunciato la cosa. Il fatto che l’abbiano chiusa solo a seguito degli ultimi atti terroristici non è abbastanza, sono passati sei mesi di troppo. Adesso comunque vanno chiuse tutte le altre strutture che sono nelle stesse condizioni, sono almeno una decina. Ma neanche & egrave; il momento di aprire nuove moschee: se un Paese islamico come la Tunisia le chiude, noi le apriamo? Il progetto di via Esterle, poi, è assurdo anche da un punto di vista urbanistico: la mobilità tra via Palmanova e via Padova è già al collasso eppure il Comune vuole metterci un ulteriore elemento di congestione. Così come è già problematica la situazione sicurezza in quell’area, ci manca solo mettere una moschea. Anche in via Sant’Elia, dove dovrebbe sorgere il secondo centro islamico, gli stessi residenti hanno presentato una corposa documentazione sui problemi annessi al progetto e sono pronti a fare ricorso. La Regione ha fatto una legge per regolamentare l’apertura dei luoghi di culto: a questa si attenga il Comune, che deve ritirare il bando”.
"Una idiozia pericolosa la proposta di Roberto Maroni di chiudere le moschee per motivi di sicurezza", afferma invece l'assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino a margine di una conferenza stampa in Comune. "Se pensassimo di risolvere la questione della lotta al terrorismo dichiarando una guerra mondiale ai musulmani produrremmo qualcosa di non voluto"; quella di Maroni, "è una boutade fatta da chi vuol raccattare qualche voto alimentando la paura. Il tema invece è far sì che il mondo musulmano fatto di persone perbene, che sono la stragrande maggioranza e maggiormente presenti nelle nostre città, emerga in modo trasparente e positivo, tutti insieme dobbiamo sconfiggere il terrorismo"
“In Tunisia chiudono 80 moschee dopo la strage di Sousse e l’assessore Majorino si permette di bollare l’iniziativa come un’idiozia pericolosa solo perché proposta dal governatore Maroni. Ci sono Paesi che considerano la chiusura delle moschee una misura preventiva perché evidentemente possono diventare centri di raccolta e formazione per futuri terroristi”. Così il coordinatore del movimento civico NoixMilano, Nicolò Mardegan. “A Milano, si offendono i Paesi vittime di stragi come la Tunisia e si pensa addirittura ad aprire delle moschee. Ci auguriamo che il Governo non fermi la Legge regionale lombarda che ha avuto il merito di stoppare il bando folle del Comune di Milano. La vera idiozia pericolosa è sottovalutare il problema mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini”.