Milano
Islam radicale e Pd, passo indietro di Sam Aly: "Ma contro me calunnie"

Sam Aly, musulmano accusato di vicinanza all'Islam radicale, ritira la candidatura per il Pd
Sam Aly ha annunciato il passo indietro. Il 37enne musulmano, candidato per il Pd in zona 4 in pectore, ha scritto sul proprio profilo facebook per dire: "Decido di non confermare la mia candidatura e consultare il mio avvocato per valutare azioni legali". L'uomo era finito nella bufera, attaccato da Maurizio Lupi e Matteo Forte di Milano Popolare per una foto che lo ritraeva assieme a Tareq Suwaidan, imam cui l'Italia ha negato l'accesso in Italia per contenuti "radicali, antioccidentali e antisemiti". Aly respinge qualsiasi accusa di estremismo ma "le calunnie nei miei confronti mettono in pericolo la mia persona e i miei familiari e la gente che mi sta vicino". Da qui il passo indietro. Apprezzate dal segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati.
SALA: "HA DECISO LUI, ASCOLTANDO IL NOSTRO PARERE" - "Giuseppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra, in merito al passo indietro di Sam Aly: "Ha deciso lui, ovviamente anche ascoltando il nostro parere". A margine di una visita al quartiere Niguarda, Sala spiega: "E' un gesto di buona volontà, ma rimaniamo del principio che cercheremo di essere molto rigorosi nella costituzione delle liste. Il codice etico che facciamo firmare a tutti i candidati è qualcosa che dà alcune certezze, e che evita una serie di problemi. La costituzione delle liste è elemento fondamentale. È un lavoro delicato, però bisogna farlo perché la gente chiede una grandissima attenzione rispetto al profilo di chi vuole candidarsi per il futuro della città".