Milano
Kenya: sequestro Silvia Romano, squadra Ros tornera' a Nairobi

I Ros andranno in Kenya per acquisire nuovo materiale probatorio raccolto dalle autorità locali
Kenya: sequestro Silvia Romano, squadra Ros tornera' a Nairobi
Per il sequestro di Silvia Romano, la cooperante milanese di 23 anni portata via da un gruppo armato da un villaggio a 80 km da Malindi lo scorso 20 novembre, una squadra dei carabinieri del Ros tornera' a breve a Nairobi. La nuova missione, dopo quella svolta gia' nello scorso mese di aprile, e' stata definita oggi nell'ambito del vertice organizzato a Roma tra le autorita' inquirenti e investigative italiane e kenyote. I carabinieri, su delega del pm Sergio Colaiocco, partiranno per il Kenya per acquisire nuovo materiale probatorio raccolto dalle autorita' locali che sono al lavoro per catturare cinque degli otto elementi della banda di sequestratori. E sempre nell'ambito dell'incontro di oggi le autorita' giudiziarie italiane si sono impegnate a garantire, tramite la Guardia di Finanza, un supporto investigativo alla magistratura del Kenya impegnata a indagare su un caso di corruzione collegato alla costruzione di tre dighe il cui appalto era stato vinto da una ditta romagnola.
Testimoni: viva fino a Natale
Almeno fino allo scorso Natale Silvia era viva. Subito dopo però è stata ceduta a un altro gruppo di sequestratori e da quel momento non si sa più nulla di lei. E' quanto emerso dall'incontro a Roma tra le autorità giudiziarie italiane e kenyote. A confermare che la ragazza era viva certamente fino a Natale sono stati due kenyoti arrestati il 26 dicembre e ritenuti esecutori materiali del sequestro. Al vertice nella Capitale erano presenti il procuratore generale del Kenya, Noordin Mohamed Haji e il pm titolare dell'indagine aperta a Roma, Sergio Colaiocco: durante l'incontro gli inquirenti e gli investigatori hanno fatto il punto sulla vicenda. La ragazza è stata sequestrata nella contea di Kilifi da parte di un gruppo armato di 8 persone all'interno del centro commerciale di Chacama. Gli autori del sequestro sarebbero stati criminali locali che seguivano la cooperante da alcuni giorni. Del gruppo di 8 sequestratori, 5 sono ancora ricercati mentre i due già arrestati saranno processati il 29 e 30 luglio. C'è poi un terzo sequestratore arrestato, un somalo di 35 anni, trovato in possesso di una delle armi usate nel sequestro, il quale ha ammesso le sue responsabilità.