L'ex conduttore tv Alessandro Cozzi condannato all'ergastolo per omicidio
Alessandro Cozzi è stato condannato all'ergastolo per la morte di un uomo avvenuta nel 1998. Un "cold case" riaperto per le analogie con un altro suo omicidio
L'ex conduttore televisivo Alessandro Cozzi condannato all'ergastolo per un omicidio avvenuto nel 1998: l'uomo sta già scontando 14 anni di carcere per la morte di un'altra persona
L'ex conduttore televisivo Alessandro Cozzi è stato condannato all'ergastolo per aver assassinato nel settembre del 1998 Alfredo Cappelletti, imprenditore attivo nel campo della formazione e trovato morto con una coltellata al petto nel suo ufficio. Per anni la morte, un vero e proprio "cold case", fu attribuita a suicidio, ma il caso venne riaperto nel 2012 con imputazione coatta disposta dal gip Franco Cantù Rajnoldi a carico di Cozzi. Il motivo? Le impressionanti analogie con l'assassinio di Ettore Vitiello, ucciso proprio dall'ex conduttore nel settembre del 1998. Per la morte di Vitiello, titolare di una agenzia di lavoro nel Milanese, Cozzi è stata condannato a 14 anni nel marzo 2011, pena che sta attualmente scontando in carcere.
Cozzi, giornalista, e conduttore su Rai Tre di "Diario di Famiglia", è rimasto impassibile alla lettura della sentenza in aula a Milano, mentre i familiari di Cappelletti, moglie e due figli cui andranno complessivamente 500mila euro di provvisionale, sono scoppiati in lacrime.