Milano

L'ultima frontiera della stupidità a 30 all'ora. Commento

di Fabio Massa

A Milano c'è una parte politica, a sinistra del Pd e nella sinistra del Pd, che vorrebbe fare come Bologna. Tutto a zona 30

L'ultima frontiera della stupidità a 30 all'ora

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

Anche Milano tutta a trenta all'ora. Non fa niente che il sindaco abbia detto che non è vero, che non si farà. E ci mancherebbe altro, non ci si aspettava niente di meno da Beppe Sala. Non c'è strada, ufficio, caffè, spogliatoio di palestra o corridoio nel quale non si dica: "Eh, ma questi sono tutti pazzi". Perché è vero: a Milano c'è una parte politica (esiste, esiste!), a sinistra del Pd e nella sinistra del Pd, che vorrebbe fare come Bologna. Tutto a zona 30. E via allora in un unico calderone di commenti social oppure no. Ma come si fa? Milano che non sta ferma deve andare a 30 all'ora? Fa niente che già vada assai più lenta - argomentano a sinistra della sinistra - e in effetti la velocità media sta tra i 20 e i 25 all'ora. C'è un punto, però: come si possa andare a 30 all'ora in vialoni come via Dei Missaglia (tre corsie, manco una autostrada) è da spiegarlo. Soprattutto alle decine di migliaia di persone che arrivano da fuori, dalle periferie di Milano e dall'hinterland. Ecco, spiegateglielo che proprio non li volete. Consiglio non richiesto per il centrodestra: se volete vincere tutte le città metropolitane d'Italia non bisogna sbattersi molto. Basta cambiare la legge e far scegliere i sindaci dei capoluoghi non solo ai capoluoghi ma anche ai comuni limitrofi.








A2A